Il senatore Verdini, condannato in primo grado per il fallimento della Banca di Credito Cooperativo Fiorentino con una pena di 9 anni, è adesso in pianta stabile nella maggioranza di governo, che ormai sostiene ufficialmente a suon di voti, grazia all'appoggio dei suoi fedelissimi riuniti al Senato nel gruppo ALA.

Gioco forza, pertanto, supporre che dietro questo suo grande senso di responsabilità ci sia quel "voto di scambio" che gli permetta di galleggiare in Parlamento adesso e di acquisire meriti per continuare a farlo anche in futuro, per assicurarsi un salvagente "parlamentare" che lo possa tutelare da eventuali condanne definitive (i procedimenti che lo vedono coinvolto sono diversi) che possano arrivare prima della prescrizione.