"Sfortunatamente, è una tragedia che il Brasile stia affrontando tutto ciò di nuovo, è difficile. Questa dovrebbe essere la quarta ondata che il Brasile deve affrontare".
Questa la dichiarazione con cui Mike Ryan, direttore emergenze dell'Oms, annuncia l'ennesimo aggravarsi del contagio da Covid nel popoloso quanto immenso Brasile.
Ryan ha elogiato il sistema sanitario pubblico brasiliano e l'azione dei vari Stati per contrastare la diffusione del coronavirus ma ha ricordato che è necessario controllare la trasmissione anche a livello nazionale:
"Il Brasile ha molte strutture sanitarie pubbliche eccezionali. Credo che il Paese sappia cosa fare e molti stati stanno cercando di applicare le misure migliori. Ma non è facile in quanto non c'è una parte del Paese che non sia stata colpita in maniera grave dalla pandemia", sottolineando che quanto sta accadendo in Brasile "debba essere di monito atutto il mondo: la pandemia non è finita e ogni rilassamento è pericoloso".
Il Brasile ha registrato 10.455.630 casi di contagio da coronavirus dall'inizio della pandemia, mentre il bilancio ufficiale delle vittime è salito a 252.835, secondo gli ultimi dati. In base ai dati diffusi venerdì dal ministero della Salute, nelle precedenti 24 ore in Brasile sono stati segnalati 65.169 nuovi casi e 1.337 decessi per COVID-19, ha detto venerdì il ministero della salute.
Nonostante ciò, durante una visita nel nord-est del Paese, il presidente Bolsonaro ha dichiarato che "ciò che la gente desidera di più è lavorare", minacciando di interrompere l'assistenza federale agli Stati che ricorrano al lockdown per fermare il contagio.
Secondo la Reuters, i reparti di terapia intensiva a Brasilia, la terza città più grande del Paese con 3 milioni di abitanti, sono pieni come lo erano lo scorso anno al culmine della pandemia, con oltre l'80% dei posti letto occupati.
La situazione è altrettanto brutta nelle altre città di tutto il Brasile, con i letti in terapia intensiva nelle capitali di 17 dei 26 stati che questa settimana hanno raggiunto il livello più critico dall'inizio della pandemia.