L'innalzamento del livello del mare sta influenzando la vita e i mezzi di sussistenza di molte comunità costiere e delle nazioni insulari in tutto il mondo
Il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, lo scorso agosto, ha lanciato un "SOS globale" da Tonga, nel Pacifico, esortando i governi a intensificare l'azione per il clima per "salvare i nostri mari" [Save Our Seas, ndr], poiché due nuovi rapporti hanno rivelato come l'innalzamento dei livelli del mare stia minacciando quella parte di mondo.
Intervenendo durante una conferenza stampa nella capitale Nuku'alofa, Guterres aveva invitato i leader mondiali a ridurre drasticamente le emissioni globali, eliminare rapidamente i combustibili fossili e incrementare notevolmente gli investimenti per l'adattamento al clima, per proteggere le persone dai rischi attuali e futuri.
"Questa è una situazione folle: l'innalzamento dei mari è una crisi creata interamente dall'umanità. Una crisi che presto raggiungerà una scala quasi inimmaginabile, senza una scialuppa di salvataggio che ci riporti in salvo. Ma se salviamo il Pacifico, salviamo anche noi stessi . Il mondo deve agire e rispondere all'SOS prima che sia troppo tardi".
Il segretario generale delle Nazioni Unite ha affermato che il livello medio globale del mare sta aumentando a un ritmo senza precedenti negli ultimi 3.000 anni:
"Il motivo è chiaro: i gas serra, generati in modo schiacciante dalla combustione di combustibili fossili, stanno cuocendo il nostro pianeta. E il mare sta prendendo il calore, letteralmente".
I mari hanno assorbito oltre il 90 percento del riscaldamento globale negli ultimi cinque decenni. L'acqua si espande quando diventa più calda e lo scioglimento dei ghiacciai e delle calotte glaciali ha aumentato il volume del mare, causando così l'esondazione dell'oceano.
Secondo l'ultimo rapporto pubblicato dallo UN Climate Action Team sulla base di dati NASA, la media globale dell'innalzamento dei mari ha già raggiunto i 9,4 cm. Mostra anche che Apia, nelle Samoa, ha già raggiunto il record di innalzamento di 31 cm dal 1990.
In vista della COP29, che si terrà a metà novembre a Baku, il numero uno della Nazioni unite chiede alla comunità globale di portare avanti una rapida ed equa eliminazione dei combustibili fossili e di "aumentare in modo massiccio i finanziamenti e il sostegno ai Paesi vulnerabil". A Baku sarà cruciale concordare "l'aumento dei finanziamenti innovativi e un nuovo ambizione obiettivo di finanza climatica".
In Azerbaigian, la WMO, World Meteorological Organization, elencherà in dettaglio gli eventi climatici estremi registrati in tutto il mondo nell'ultimo anno.