L'inchiesta Panama Papers del 2016 aveva avuto come fonte un unico fornitore di servizi offshore: lo studio legale panamense Mossack Fonseca. Oggi, una nuova inchiesta svela i segreti finanziari di molti vip e uomini politici che si sono rivolti a società e consulenti che offrono servizi offshore, utilizzando come fonte i documenti provenienti da ben 14 diversi fornitori di tali servizi che operano  in tutto il mondo, dai Caraibi al Golfo Persico, fino al Mar Cinese Meridionale.

Per tirare le fila di questa nuova e ben più enorme mole di dati, si è resa necessaria la collaborazione di 150 testate giornalistiche, una partnership a cui hanno aderito, tra gli altri, Washington Post, BBC, Guardian, Radio France, Oštro Croatia, Indian Express...

Pandora Papers è il nome che è stato dato a questa nuova inchiesta che ha ulteriormente fatto luce sul mondo degli avvocati e degli intermediari che sono al centro dell'industria offshore.

I Pandora Papers svelano i veri proprietari di oltre 29.000 società offshore. Persone che risiedono in ogni parte del mondo, ma che preferisco affidare i loro beni a società di comodo create in paradisi fiscali o a bassissima tassazione. La maggior parte di queste persone, però, vive in Russia, Regno Unito, Argentina e Cina.

In fondo, creare delle società di comodo per mascherare il possesso dei propri non è così costoso... sono necessari, al massimo, poche migliaia di dollari. Inoltre, è possibile anche creare dei trust se la copertura richiesta dovesse essere maggiore. In quel caso si arriverebbe a spendere fino a 25mila dollari... che è sempre poca cosa per chi ha fortune da proteggere dall'attacco di creditori, fisco, forze dell'ordine o altro.

Tra i personaggi famosi rivelati dall'inchiesta spicca il re di Giordania, Abdullah II, che ha acquistato 14 proprietà in Usa e Regno Unito  per oltre 106 milioni di dollari per il quale i suoi consulenti finanziari lo hanno aiutato a creare, dal 1995 al 2017, fino ad almeno 36 società di comodo.

Chi ha fatto ricorso a società offshore anche la cantante pop Shakira e la top model Claudia Schiffer, i cui avvocati hanno detto ai giornalisti che hanno promosso l'inchiesta che tutto è stato dichiarato e registrato alle autorità fiscali dei Paesi di residenza.

Invece, non hanno fornito alcun commento i legali del mafioso, Raffaele Amato, legato ad almeno una dozzina di omicidi,  che ha utilizzato una società fittizia registrata nel Regno Unito per acquistare terreni in Spagna, poco prima di rifugiarvisi in fuga dall'Italia. È lo stesso Amato la cui storia ha contribuito a ispirare la serie "Gomorra" e che sta scontando una pena detentiva a 20 anni di carcere.

Tra i personaggi pubblici, oltre al re di Giordania, troviamo il premier ceco Andrej Babis, l'ennesimo sovranista populista e anti europeista oltre che miliardario, che ha mascherato con una società offshore l'acquisto per 22 milioni di dollari di un castello in Francia, vicino Cannes.

In Africa, il presidente del Kenya Uhuru Kenyatta, che da anni si promuove come nemico numero uno della corruzione,  ha creato insieme ai suoi familiari almeno sette società offshore per nascondere denaro e beni immobiliari per più di 30 milioni di dollari.

La famiglia reale britannica ha schermato una proprietà a Londra del valore di 67 milioni di sterline, mentre i coniugi Blair hanno risparmiato centinaia di migliaia di sterline di tasse schermando con una società offshore l'acquisto di un edificio a Londra destinato ad uso uffici.

Anche se Vladimir Putin non compare, nei documenti si trovano invece alcune persone appartenenti alla sua cerchia più ristretta, tra cui il suo amico di infanzia Petr Kolbin e Svetlana Krivonogikh, con la quale Putin avrebbe avuto una relazione.

Inoltre, un documento dei Pandora Papers rivela che anche banche da tutto il mondo hanno aiutato i propri clienti a creare almeno 3.926 società offshore con l'assistenza di Alemán, Cordero, Galindo & Lee, uno studio legale panamense  - Alcogal - guidato da un ex ambasciatore negli Stati Uniti. Alcogal, solo per i clienti del gigante americano dei servizi finanziari Morgan Stanley, ha costituito almeno 312 società offshore nelle Isole Vergini britanniche, uno dei paradisi fiscali più noti al mondo.

Per chi volesse saperne di più o tenersi aggiornato sui contenuti dei Pandora Papers, può consultare il sito dell'International Consortium of Investigative Journalists