Prima di parlare ha iniziato piangere, cercando di asciugare le lacrime e nascondere il momento di debolezza dietro ad un fazzoletto.

"Non so davvero se sarò in grado di parlare".

Ha iniziato così Leo Messi la sua conferenza stampa per dare il suo addio al Barcellona, presenti tutti i membri del Consiglio di amministrazione, i giocatori della prima squadra, con Sergio Busquets, Gerard Piqué, Sergi Roberto e gli ex giocatori tra cui Xavi Hernández e Carles Puyol, il presidente Joan Laporta, la moglie e i figli.

"In questi ultimi giorni ho pensato a cosa avrei potuto dire. Non mi è venuto in mente nulla. Ero bloccato, come lo sono adesso. Questo è un momento molto difficile per me. Dopo tanti anni non ero preparato. L'anno scorso ero convinto, ma non quest'anno. Quest'anno ero convinto che sarei rimasto nella mia casa, che è ciò che desideravo di più. Oggi devo dire addio a questo. Sono passati molti anni. Tutta la mia vita. Sono arrivato molto giovane. Dopo 21 anni parto con mia moglie, con tre figli catalano-argentini. Non ho dubbi che noi torneremo perché è anche casa nostra. L'ho promesso ai miei figli", ha detto Messi, aggiungendo:"Grazie a tutti i compagni e alle persone del club. I valori di questo club mi hanno insegnato umiltà e rispetto. Ho passato tanti bei momenti, altri brutti, ma tutto ciò mi ha fatto crescere ed essere la persona che sono oggi. Ho dato tutto per questo club e per questa maglia, dal primo all'ultimo giorno".

Messi ha poi confermato che il suo addio, come spiegato dal presidente Joan Laporta, è stato causato dalle regole de LaLiga:

"Avevamo concordato tutto, ma il rinnovo non si poteva fare. Siamo sempre stati sinceri, almeno da parte mia. Non ho mai ingannato le persone... ero convinto che saremmo andati avanti insieme. Il mio contratto non è mai stato un problema. Non avevo dubbi. Sapevamo già cosa avevamo deciso e cosa avevamo programmato fare. ... Ho fatto di tutto per restare, ma non è stato possibile. Il club ha molti debiti, non può chiedere ulteriori prestiti, LaLiga non lo permette. ... Adesso devo ricominciare da zero ed è un cambiamento difficile".

Ma dove giocherà Messi:

"Il Psg è una possibilità. Dopo il comunicato del Barcellona molti club si sono informati sulla mia situazione. Al momento non c'è nulla di deciso, ma stiamo parlando".

Nulla di definito, quindi, o solo la volontà di non voler finire per parlare di PSG, nel giorno del suo addio al Barcellona?

Al termine della conferenza stampa i presenti all'interno dell'auditorium del Camp Nou hanno dedicato una standing ovation a Messi, visibilmente commosso.