Autonomous Sensory Meridian Response” o, in italiano, “Risposta Sensoriale Apicale Autonoma”. Ecco per cosa sta la sigla “ASMR”. Ma che cos’è realmente? Si tratta di una pratica tesa al rilassamento; viene esercitata da individui che, filmandosi mentre toccano o sfregano dolcemente qualsiasi oggetto e bisbigliano davanti a un microfono, cercano di alleviare ansia, tensione, nervosismo, preoccupazioni e cattivi pensieri a chiunque ne sia vittima, conferendo tranquillità e serenità allo spettatore-ascoltatore di turno.  

Il seguente termine è stato coniato per la prima volta nel 2010 da Jennifer Allen, al tempo nota come “Envelope Nomia” su Facebook, quando alcune persone hanno iniziato a fare video relativi a questo tema, riscontrando un discreto successo. In seguito, l’argomento ha preso sempre più piede in rete, tramite la creazione di forum e gruppi dove venivano descritte le sensazioni positive che gli utenti percepivano, fino al giorno d’oggi in cui è divenuto un autentico fenomeno di massa: gli “artisti” ASMR sono diventati sempre più numerosi specialmente sulla piattaforma di YouTube, ma anche sui vari social media come Instagram e Twitter. Certuni hanno raggiunto una notevole fama, arrivando a contare milioni di iscritti, visualizzazioni e apprezzamenti; è anche per questa ragione che in molti vogliono approcciarsi a questo efficiente sistema. È opportuno specificare, però, che per diventare validi ASMRArtist non basta parlare sottovoce contro un amplificatore vocale, così come non è sufficiente riprendersi mentre si eseguono delicati tocchi su oggetti: è necessario innanzitutto dotarsi degli strumenti adatti, ovvero microfoni professionali abbastanza costosi e idonei allo svolgimento di tale attività(un microfono classico, ad esempio, risulta inadeguato), girare e montare questi video con serietà e passione, evitando di perseguire la popolarità illudendosi che quest’ultimo sia un metodo facile e sbrigativo, dunque anche la superficialità non è ben accetta. Ma, soprattutto, dato che perfino gli ASMRArtist sono ormai considerati dei content creator a tutti gli effetti, bisogna anche aguzzare l’ingegno e realizzare contenuti video originali: gli ideatori migliori e, di conseguenza, quelli maggiormente seguiti, interpretano ruoli di personaggi cinematografici, fidanzati/e immaginari/e e lavoratori/lavoratrici di particolari settori(commessi, negozianti, commercianti, assistenti di volo, bibliotecari, medici, infermieri,ecc.), o mostrandosi mentre sfogliano silenziosamente pagine di volumi. Pertanto, a dispetto di ciò che si possa pensare, esercitare l'ASMR non appare affatto semplice: è, bensì, una pratica complessa che richiede capacità, concretezza, impegno, dedizione e serietà; l'approssimazione non è tollerata. 

Un video ASMR può essere realizzato singolarmente, in coppia o, di rado,  coinvolgendo più soggetti. 

Da alcuni anni, questo ambito ha curiosamente assunto anche un risvolto erotico, a causa di filmati ASMR piuttosto provocanti e di, seppur vaga, inclinazione sessuale, nonostante ciò sia stato smentito da diverse “addette ai lavori”(sono soprattutto donne e ragazze seducenti a palesarsi succintamente conciate o esibendo ampie scollature: senza dubbio, esso rappresenta un valido stratagemma per accumulare nuovi seguaci/ammiratori, aumentando dunque la visibilità e incrementando la propria fama)

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La maggior parte dei creatori ASMR sono statunitensi, australiani, britannici, francesi e canadesi, ma anche in Italia possiamo vantarne un buon numero: la più conosciuta è Chiara ASMR, che ha pure scritto e pubblicato un libro inerente a questa tematica(si può trovare su Amazon e in tutte le librerie), di nome “Il potere di un sussurro: la prima guida italiana all’ASMR”, poi vi sono la bolognese Sara ASMR, il modenese Lori ASMR e tanti/e altri/e.

L’ASMR rappresenta quindi un ottimo “produttore” di stimoli sensoriali (triggers, così vengono chiamati in inglese) calmanti e soporiferi, contribuendo a risanare l’animo, svuotandolo da opprimenti inquietudini mentali e purificando la nostra struttura psicologica, essenziale per raggiungere la pace interiore. Potrebbe costituire, perché no, un’efficace alternativa allo yoga.    

Questa attività non viene applicata solo da artisti in carne ed ossa: sul web ci si può anche imbattere in riproduzioni sonore distensive di ogni genere(il rumore delle onde, lo scroscio della pioggia, il cinguettio di uccellini e lo scoppiettio crepitante del fuoco, per esempio) e accompagnate visivamente da contesti realistici di qualunque tipo come stanze vuote, boschi, foreste, mari e monti, utili a rendere meglio l’idea del suono che si sta ascoltando e a solleticare la fantasia immaginando di trovarsi nello spazio ambientale in questione.