Daniel Goleman lo definisce così, quando una ondata di chimica ci assale inibendo la neocorteccia, sede del pensiero razionale. E dopo, passata la tempesta e ripreso il controllo ti ritrovi a pensare e domandarti…. perché l’ho fatto? Perché ho agito così? E poi di fatto pagarne le conseguenze. E sembra proprio che chi ha in mano le sorti della umanità sia in questo momento in preda a un simile delirio. Perché quello che sta accadendo non è giusto o sbagliato, questo crescendo di azioni e risposte è semplicemente del tutto…insensato! 

Inseguire gli argomenti, i fatti, gli episodi e gli innumerevoli elementi, che farciscono e annebbino le nostre discussioni, serve solo a ognuno di noi per giustificare e dimostrare le proprie ragioni, ma non ci aiuta davvero a comprendere quello che accade. Proviamo allora ad affrontare la questione con il “rasoio di Occam”, sottoponendola alle domande più semplici.    

- Una volta presa e sottomessa l’Ucraina, pur piangendo il sacrificio di una intera generazione, la popolazione russa sarà forse più felice e prospera? 

- Assecondando l’azione e i metodi del suo governo le famiglie israeliane si saranno assicurate pace e sicurezza, o ci sarà una ulteriore riserva di odio per il futuro?

- Il regime degli Ayatollah è sicuramente spregevole e dispotico, ma chi su questo pianeta ritiene di avere tale superiorità morale da arrogarsi il diritto di decidere come altri debbano vivere? Non tocca forse agli iraniani scegliere per sé stessi? 

E poi, non è del tutto evidente che attualmente l’Iran non disponga di armi nucleari? Nessuno l’avrebbe infatti attaccata se così fosse. Ed è proprio questo il motivo che spingerà molti altri a dotarsene, perché questo è l’unico grande vantaggio della bomba. Uno stallo, un folle esile equilibrio fino a quando potrebbe accadere che un banale eccesso di chimica…

Se qualcuno trova un minimo di senso in tutto questo mi aiuti, io non ci arrivo.