Politica

In Italia sta diventando normale invocare militari e manganelli

Prossimo presidente del Consiglio? Un ex generale dei carabinieri! E perbacco, siamo in Italia, mica in Grecia o in Argentina dove si accontentano di semplici colonnelli. D'altronde, l'Italia ha bisogno di ordine e ordinatezza... quindi , chi meglio di un militare a guidarla può esserne garante?

La proposta dell'ottantunenne Silvio Berlusconi nell'intervista televisiva alla trasmissione Che Tempo che Fa ha lasciato un po' interdetti spettatori e giornalisti... ma non tanto per il fatto che un militare potesse governare l'Italia, quanto per il fatto che nessuno lo conoscesse.

Il Carneade, in questo caso di Berlusconi, non è piaciuto neppure a Salvini, ma non tanto perché generale, quanto perché il segretario leghista va in giro per l'Italia per promuoversi come prossimo candidato premier. Sarebbe stato sorprendente se avesse reagito diversamente.

Ma al di là del nome in sé, è la qualifica di Gallitelli che non sembra destare molto scalpore, sembra anzi essere addirittura cosa normale o dovuta. Segno dei tempi.

Ed è segno dei tempi che sua Eccellenza Alessandra Mussolini, nipote del fu sua Eccellenza Benito, in un'intervista radiofonica a Radio Cusano Campus, abbia detto, senza pensarci su, queste parole su Ostia: «Bisogna continuare con i presidi delle forze dell’ordine, scatenando l’inferno. I cittadini hanno votato la candidata dei Cinque stelle. Ora lei assieme allo Stato dovrà far vedere cosa sa fare e dar seguito alle promesse fatto in campagna elettorale.

Un ascoltatore vi ha scritto che servirebbe mio nonno per riportare l’ordine? Sì, magari due o tre mesi. Due o tre mesi di mio nonno a Ostia e si risolve tutto, sì. Quando già tu vedi le forze dell’ordine che vanno in giro la gente è più tranquilla.»

Una dichiarazione che descrive il clima, che segna la strada, che invoca il manganello come strumento di governo. E non è solo la destra a cavalcare questa scelta. Il Movimento 5 Stelle si sta spogliando delle origini di sinistra e tra dimissioni ed emarginazioni, la sua componente di destra prende sempre più vigore e campo. Vedere le ultime prese di posizione sui migranti.

E a proposito di migranti, lo stesso Partito Democratico che dice di esser socialista in appoggio alle scelte del ministro dell'Interno Marco Minniti, casualmente figlio di un generale dell'Aeronautica, ha avallato provvedimenti che in passato neppure la destra si era sognata di mettere in atto. Ed il Pd, Minnitti ed il Governo italiano fanno anch'essi ricorso al supporto di militari... questa volta per giunta libici. E chi vota Pd, e dice di essere di sinistra, trova tutto questo normale.

Ma tutta questa normalità che fino a poco tempo fa avrebbe gridato allo scandalo una buona parte degli italiani non è che, in fondo, sia poi così tanto normale.

Autore Fabrizio Marchesan
Categoria Politica
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