Almeno 17 mummie risalenti ad almeno 2.300 anni fa sono state rinvenute nei pressi di Minya, circa 250 chilometri a sud de Il Cairo.
Si tratta della prima scoperta del genere compiuta in quella zona archeologica dell’Egitto centrale.
Il rinvenimento è avvenuto nell’area di Tuna Al Jabal, che ospita un vasto sito archeologico al confine del deserto occidentale e a sud della città capoluogo del governatorato di Minya.
La zona è celebre per le grandi necropoli dove furono sepolti uccelli, come gli ibis, e altri animali.
Tuttavia, sebbene includa tombe e monumenti funerari, quella appena scoperta “è la prima necropoli umana ad essere stata trovata qui a Tuna Al Jabal”, spiega il ministro delle antichità egiziane Khaled Al-Anani.
I corpi mummificati appartenevano a funzionari e sacerdoti, ha riferito ancora il ministro agli organi di stampa.
Lo si desume dal loro ottimo stato di conservazione.
In particolare sono stati rinvenuti sei sarcofagi, due bare di creta, due papiri scritti in demotico e vasellame.
La necropoli risale al Periodo tardo dell’Egitto faraonico e a quello greco-romano.