Il Milan ormai non è più cinese. È iniziata la procedura che porterà il fondo statunitense Elliott, con a capo Paul Singer, a diventare il nuovo proprietario del club rossonero.

Il passaggio di proprietà prevede la cancellazione degli amministratori da capo delle società che controllano la catena di comando del Milan. Successivamente, l’assemblea dei soci sarà chiamata a nominare un nuovo cda ed un nuovo presidente.

Cosa accadrà in seguito è ancora avvolto nel campo delle ipotesi. La prima è che Elliott possa decidere di gestire in proprio il club, facendolo diventare asset del proprio patrimonio, oppure di venderlo al miglior offerente. In base alle cronache sarebbero in molti, sempre negli Stati Uniti, ad ambire alla proprietà del Milan.

Ma a far da ombra a queste possibilità vi è anche quella che Yonghong Li possa rivolgersi alla giustizia lussemburghese per far stabilire dai giudici il giusto valore del Milan che, al momento dell'acquisto è stato nominalmente stabilito in circa 750 milioni di euro.

Nel caso il Lussemburgo decidesse che Elliott abbia solo diritto ad essere risarcito del prestito fatto a Li, mentre quest'ultimo dovrebbe essere risarcito con la differenza relativa al valore nominale del club, potrebbe aprirsi un contenzioso che vedrebbe al centro il club rossonero e che non potrebbe non avere conseguenze sulla sua ordinaria gestione.