Cultura e Spettacolo

Elogio della malinconia

Io, senza malinconia, morirei di disperazione. Non un altro sentimento, non l’ottimismo, non il pessimismo.

La malinconia, è lei il mio contatto con il mondo, ciò che me lo rende significativo, mio, vivibile.

Il mio daimon è malinconico. Non è triste, è malinconico, perché il suo anelito è infinito, la sua mente troppo in alto, il suo cuore troppo empatico. Io subisco, gioendo e soffrendo, la sua essenza.

La subisco e mi rende attivo. Sveglia la mia parola e la rende esperienza. Dà humus alla mia esperienza e la rende significativa. Il mio daimon è parola e la mia parola una malattia che cerca sempre oltre.

La voce della gioia è proprio misteriosa. Con malinconica allegria mi parla, come ad un viandante, su un mare di nebbia. 

Autore Angelo Portale
Categoria Cultura e Spettacolo
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