Tracciati Editore, 2018. Una Guida dai caratteri innovativi quella intitolata “La Riviera del Brenta – Guida in barca e in bici”.
Non soltanto le Ville sono infatti le protagoniste del percorso proposto, anzi dei percorsi, considerando che il tragitto in bici si allontana da quello in battello per osservare cose diverse, ma non meno interessanti.
Si tratta innanzitutto del fiume, che senza le sue cinque conche di navigazione, i dieci ponti mobili, e gli altri numerosi corsi d’acqua escavati per porre fine a secoli di abbandono e alluvioni, la Riviera neppure esisterebbe.
Il tutto è illustrato col metodo classico di Padova Originale: “Niente nomi, niente date, niente spiegazioni libresche”. E anche se qualche data e nome l’autore se li è lasciati scappare per gli avvenimenti più importanti, sa che il turista non cerca più la nozione ma l’emozione, l’opinione, il pensiero. Insomma, il significato che ha per lui ciò che sta osservando.
Per trovare tale significato è quindi fortemente necessario orientarsi al presente. Villa Foscarini Rossi viene presentata come un modello di museo d’arte, quel museo in cui il visitatore può scoprire i due prodotti principali della Riviera del Brenta: la Villa Veneta e la calzatura. La corte-barchessa di Villa Widmann viene proposta come un caso di urbanistica popolare per certi aspetti più importante della Villa stessa (sulla quale però l’autore non si risparmia). Barchessa Valmarana come un raro caso di “riconversione” economica, vissuta senza traumi, dall’arte militare all’arte dell’agricoltura, . Villa Pisani, la regina della Riviera del Brenta, viene illustrata non solo come un meraviglioso esempio di splendore ma anche come un evento di forte impatto ambientale da non imitare. Villa Foscari La Malcontenta, al contrario, come un felice modello di gestione del territorio ottenuto grazie alla perizia del Palladio e che si ritrova all’interno, negli affreschi.
“La Riviera del Brenta – Guida in barca e in bici”, è quindi attenta a riconoscere e interpretare le testimonianze, tutt’ora presenti lungo la Riviera, di un grande e attuale progetto di riforma dello Stato. Soltanto pochi aristocratici seppero propugnarlo, sfidando addirittura l’ostracismo di Venezia: si trattava di un progetto di riforma fondato sulla corretta gestione del territorio attraverso la Bonifica. Ora la chiameremmo legislazione urbanistica.