Il momento clou del Gran Premio d'Australia di MotoGP è stato al sesto giro, quando la ruota anteriore della Yamaha di Johann Zarco viene a contatto con il posteriore della Honda di Marquez nella staccata della curva 1. Entrambi i piloti cadono, con la M1 del francese che vola in aria ed il suo pilota che fa centinaia di metri nell'erba.
Un incidente spettacolare, che poteva avere conseguenze drammatiche anche per gli altri piloti in gruppo, ma che per fortuna è stato senza alcuna conseguenza, a parte il fatto che i due protagonisti hanno dovuto ritirarsi.
Zarco, uscendo dalla scia di Jack Miller, si è trovato davanti la Honda di Marquez e non ha fatto in tempo a rallentare, toccando con la ruota anteriore la ruota posteriore della RC213V del numero 93. Come detto, nonostante l'incidente sia avvenuto a 300 Km/h, nessuna conseguenza per i piloti che, successivamente, si sono chiariti tra loro.
Senza Marquez, strada spianata per Dovizioso? No. a tagliare per primo il traguardo sul circuito di Phillip Island è stato Maverick Viñales su Yamaha, con la casa di Iwata che torna alla vittoria dopo 25 gare. Il secondo posto è andato alla Suzuki di Andrea Iannone, mentre solo terza la Ducati di Andrea Dovizioso che, a fine gara, ha confessato che la sua moto era comunque al limite. Sul secondo e mezzo i distacchi tra i primi tre.
Rossi, dopo un buon inizio, a differenza del suo compagno di squadra ha avuto problemi con il posteriore e non ha potuto lottare per le prime posizioni, tagliando il traguardo solo sesto. Davanti a lui la Ducati di Bautista, che gareggiava in sostituzione dell'infortunato Lorenzo, e l'altra Suzuki di Rins.
Nelle posizioni di rincalzo, settima la Ducati Pramac di Jack Miller, in lotta per i primi posti nei giri iniziali quando si è anche portato in testa, ottavo Franco Morbidelli, nona la Aprilia di Aleix Espargaro e decimo Bradley Smith su KTM.
Le prime tre posizioni, con tre costruttori diversi sul podio, sono la riprova dell'equilibrio che si è visto a Phillip Island, una gara combattuta sin dal via ed incerta finché non è sventolata la bandiera a scacchi.
Rimane incerta la corsa al secondo posto nel mondiale piloti con Dovizioso a 210 punti, seguito dai due Yamaha, Rossi (195) e Vinales (180).