Forme geometriche particolari e suggestivi scorci delle città italiane, a partire da Napoli. Architetture e volti di artisti, in un mix di chiaro-scuro e guizzi di colore, sono stati catturati dal suo obiettivo. Performer noto come "Graffiti Hunter" e fotografo celebre in tutto il mondo, anche per aver ritratto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il napoletano Augusto De Luca si prepara a festeggiare trent'anni di carriera con un nuovo progetto fotografico che sarà dato alle stampe.
Dopo aver impresso la sua firma alle immagini utilizzate in passato per le schede telefoniche e aver realizzato un reportage sulle città interessate dal passaggio della Tav, De Luca è adesso al lavoro per regalare con la sua macchina fotografica uno schizzo di eternità a personaggi celebri del mondo dell'arte, della cultura e dello spettacolo. Proprio in questi giorni, i primi scatti fotografici a Napoli. A stregare per primo l'obiettivo di Augusto De Luca, l'artista viennese Hermann Nitsch, ideatore e fondatore di Arte in azione e del teatro dell'orgia e del mistero, espressione artistica proposta a partire dal 1957, che prevede la messa in scena di azioni reali con il coinvolgimento di tutti e cinque i sensi. Operazione resa possibile grazie alla collaborazione con la Fondazione Morra.
Il volume fotografico di De Luca è un progetto di ampio respiro che ha l'ambizione di catturare sguardi ed emozioni di uomini e donne di diversa nazionalità, pur conservando sempre un nucleo d'amore per la sua città natale; il libro, infatti, sarà impostato con una sezione specifica dedicata a Napoli. Oltre a Nitsch, sono diversi gli artisti immortalati: Lino Cannavacciuolo, Enzo Gragnaniello, Lino Vairetti, Nino Longobardi, Marco Zurzolo, Roberto De Simone."Ho L'iniziativa di De Luca avrà molti altri protagonisti, che vezzosamente l'autore non vuole al momento rivelare, e un capitolo dedicato ai grandi personaggi fotografati durante tutta la carriera, come ad esempio Carla Fracci, Lina Sastri, Renato Carosone, Lina Wertmuller, Lia Rumma. “Ho scelto - spiega De Luca - la ritrattistica perché mi piace dare ad ogni personaggio un alone surreale, quasi metafisico, raccontare la sua profondità con un'impronta particolare, magari bizzarra. In ogni ritratto c'è un elemento che mi ha colpito ed è presente un filo conduttore con la mia interiorità".