Intorno alle 17 di giovedì, la Alex - ex imbarcazione di supporto alla Mare Jonio, adesso utilizzata dall'Ong Mediterranea come nave per una nuova missione SAR - comunicava che si stava dirigendo verso un gommone in pericolo con 54 persone a bordo, tra cui 11 donne - di cui una incinta - e 4 bambini.

Secondo quanto riportato da Mediterranea, l'MRCC di Roma ha risposto alla notizia dell'avvistamento facendo sapere che la Guardia Costiera libica aveva preso in carico l'evento SAR e stava inviando una sua motovedetta.

Secondo Mediterranea, però, quelle persone dovevano essere salvate e non riportate in Libia.

Così la Alex ha fatto rotta verso il gommone in difficoltà nell'area SAR libica.

Poco dopo le 18, Mediterranea ha comunicato che la Alex è riuscita a raggiungere il gommone portando in salvo, a bordo della nave, tutti i 54 naufraghi. La motovedetta libica è arrivata solo dopo che l'operazione di salvataggio era stata conclusa e dopo aver intimato l'alt si è poi allontanata dalla scena.

La Ong Mediterraena e l'equipaggio della Alex si sono detti felici di aver strappato 54 vite umane all'inferno della Libia, chiedendo che adesso venga loro fornito subito un porto sicuro.


Non poteva mancare l'immediato commento del ministro dell'Interno Matteo Salvini che, come sempre via social, sentenzia: "Gli immigrati presi a bordo da Mediterranea sono in acque libiche, e attualmente sono più vicini di decine di miglia nautiche alla Tunisia rispetto a Lampedusa.

Se questa ong ha davvero a cuore la salvezza degli immigrati faccia rotta nel porto sicuro più vicino, altrimenti sappia che attiveremo tutte le procedure per evitare che il traffico di esseri umani abbia l'Italia come punto di arrivo".

Qualcuno ha notato la differenza rispetto a quanto lo stesso personaggio urlava fino a qualche tempo fa? Adesso non ha più indicato la Libia come porto sicuro!

Una passo alla volta...