Di Vincenzo Petrosino- medico chirurgo- Salerno-

Sempre più spesso anche in pazienti giovanissimi, ascoltiamo richieste di aiuto per deficit erettivi e ansia da prestazione.

In realtà oggi questi problemi sono molto comuni e ingenerano un circolo vizioso ansioso che è complesso a volte da eliminare.

Ovviamente ogni qual volta ci troviamo di fronte ad un deficit dell’erezione maschile che può essere parziale o totale oppure avere caratteristiche proprie, o ancora  di fronte a deficit del desiderio , bisogna escludere cause organiche.  

Il deficit di erezione può essere provocato da problemi di natura cardiovascolare, dall’ipertensione arteriosa , dall’eccesso di colesterolo, e persino dal diabete o da malattie neurologiche.

In età giovanile è più spesso dovuto a problemi psicologici che si ripetono durante ogni rapporto allontanando o meglio direi

“ focalizzando “ l’interesse e il pensiero dell’uomo più sul mantenimento dell’erezione che sul piacere del rapporto sessuale.

Subentra in realtà in questo ultimo caso un’ ansia incontrollabile con paura e sudarazione che conduce  ad una non erezione o anche alla perdita dell’erezione durante il rapporto.

Nell’uomo spesso basta il semplice ricordo di un banale episodio di non erezione , spesso  anche naturale e fisiologico, a scatenare il ricordo sgradevole ad ogni successivo rapporto.

Ovvio che un rapporto ottimale una vera intesa con la partner abituale e non occasionale può portare alla definizione veloce del problema.

Spesso però osserviamo situazioni , descritte “ strane “ dal paziente che ha deficit erettivo solo con  una partner occasionale o che desidera tanto.

Anche in questo caso spesso esiste qualche episodio che si è verificato con una partner  o con quella parner e non con l’altra.

Spesso il volere per forza risolvere quel problema con quella partner, aumenta l’ansia e gli episodi di insuccesso.

In alcuni casi è proprio quella partnere che ha azione " inibente " sul maschio il quale " testardo " vuole per forza portare a termine un rapporto. Si ingenera spesso una specie di lotta , forse molte volte quasi incomprensibile.

Ecco che spesso si ricorre allora alla automedicazione , al farmaco… l’uomo pensa di risolvere sempre e comunque con la famosa pillola .

Ma anche in questi casi i rapporti possono comunque essere non soddisfacenti, affrettati e gratificanti  esclusivamente solo per avere avuto un erezione valida da mostrare.

E’ Importante non accedere a terapie “ fai da te “ in quanto bisogna sempre e comunque escludere le cause organiche del disturbo erettivo.

I Farmaci tanto spesso abusati, spesso non riescono a correggere le cause profonde psicologiche del deficit erettivo.

In parallelo, quindi, può essere necessaria una terapia sessuologica “comportamentale”, per imparare a sciogliere le tensioni interiori più resistenti. 

Nel caso dei disturbi del desiderio, dopo avere escluso cause organiche, deficit di testosterone o altro diventa necessaria una terapia psicologica eseguita da figura professionale esperta. 

Particolare attenzione bisogna avere per i famosi stili di vita, spesso l’abuso di alcool, tabacco e droghe può portare a seri deficit erettivi.

Ovvio ancora come accennato prima che la partner riveste spesso un ruolo determinante, è intuitivamente comprensibile come sia difficile vincere un’ansia da prestazione se la partner fa vivere il rapporto sessuale ….come un test da superare, come una partita di calcio.

Il Messaggio importante per giovanissimi, giovani e meno giovani è di non affidarsi ai consigli di terzi o ad auto medicazioni, perché i farmaci per il deficit erettivo hanno una propria indicazione precisa e si possono creare danni.