Tiziano Renzi sapeva di Consip già da ottobre 2016 e temeva l'arresto. Lo ha rivelato ai PM il sindaco di Rignano, Lorenzini
Daniele Lorenzini, medico di Rignano, è l'attuale sindaco in scadenza del comune di Riganno sull'Arno diventato, suo malgrado, da simbolo della chianina a simbolo del renzismo. Non accettando la tutela PD per il rinnovo del suo mandato, Lorenzini voleva correre con una propria lista, e per questo il partito di Renzi ha sterzato verso un candidato "sicuro" e fedele per le prossime amministrative.
Perché si parla di Daniele Lorenzini? Perché pure lui, indirettamente, è finito tra le fonti di Marco Lillo e del suo libro Di Padre in figlio che, a questo punto giornalmente, ci rivela, tramite un nuovo articolo de Il Fatto Quotidiano ulteriori "chicche" dei legami che vedrebbero coinvolto Tiziano Renzi nella vicenda Consip.
Secondo quanto riportato da Il Fatto, Daniele Lorenzini, amico di Tiziano Renzi e sindaco di Rignano, avrebbe svelato ai PM che in merito alla vicenda Consip «Tiziano sapeva da ottobre e temeva le manette.»
Inutile ricordarlo, ma il particolare pubblicato questa mattina riferito al verbale del sindaco di Rignano è un inedito ed ancora non era uscito sulla stampa. A questo punto, c'è da chiedersi chi abbia potuto informare Tiziano Renzi dell'inchiesta in corso e se Matteo Renzi, a sua volta, ne sapesse qualcosa.
Da aggiungere che Luca Lotti, allora sottosegretario alla presidenza del Consiglio, è indagato nella vicenda Consip perché, secondo l'accusa, avrebbe informato l'attuale amministratore della società che si occupa d appalti per conto della Pubblica Amministrazione dell'inchiesta della procura di Napoli.
Finora, Matteo Renzi, rispetto a quanto fatto ieri, non ha commentato su facebook il nuovo scoop di Marco Lillo e de Il Fatto.