Un’ispezione per verificare lo stato, in cui versa la Cripta del Duomo di Messina, e valutare l’entità degli interventi necessari a restituire questo prezioso e suggestivo luogo di culto ai messinesi: con questa motivazione oggi l’Assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana Alberto Samonà si è recato a Messina con la Soprintendente dei Beni Culturali e ambientali Mirella Vinci e l’arcivescovo di Messina S.E. Mons. Giovanni Accolla.
“Sono qui per verificare personalmente lo stato della Cripta – sottolinea Samonà – mosso dalle tante sollecitazioni ricevute da parte della comunità messinese, per la quale la chiusura della preziosa Cripta rappresenta una dolorosa ferita.
Ho già chiesto alla Soprintendente Mirella Vinci di verificare, attraverso i tecnici, lo stato dei luoghi e valutare il tipo di interventi necessari. Nelle scorse ore ho inoltre incontrato il collega Marco Falcone, Assessore regionale alle Infrastrutture, che ha garantito la disponibilità ad intervenire economicamente per finanziare i lavori di messa in sicurezza della Cripta, in modo da bloccarne il degrado e renderla fruibile: un segnale importante di piena sinergia fra i nostri due Assessorati e di attenzione da parte del Governo regionale, perché la Cripta del Duomo rappresenta, per la sua storia e per la sua bellezza, un luogo importantissimo che va restituito a tutti”.
A questo proposito la Soprintendenza di Messina ha già effettuato alcune indagini specifiche per valutare la portata degli interventi necessari a recuperare la Cripta.
In particolare si tratta di lavori di messa in sicurezza dell’impianto, che risulta per lo più compromesso da infiltrazioni d’acqua provenienti dalle fondazioni, le quali per capillarità hanno deteriorato i ricchi stucchi del Seicento e le pitture.
Gli interventi da effettuare riguardano anche il recupero funzionale dei locali e la creazione di un sistema di accesso con camminamenti e pedane adatte anche a un pubblico con difficoltà motorie.
Interventi significativi vanno, inoltre effettuati a salvaguardia e per il ripristino degli stucchi e dei dipinti nonché della pavimentazione.
“La Cripta – dice la Soprintendente di Messina Mirella Vinci – rappresenta un elemento fortemente identitario per la comunità messinese in quanto costituisce l’unica sopravvivenza dell’edificio medievale ancora leggibile nel suo assetto originario; questo nonostante le trasformazioni subite dall’impianto tra il XIV e il XVII secolo, quando la Cripta fu assegnata alla Congregazione degli Schiavi della Madonna della Lettera che vi fece realizzare il ricco apparato di stucchi con motivi floreali e, successivamente, con gli interventi che si resero necessari a seguito del terremoto del 1908 e dei rifacimenti post-bellici. Il progetto che abbiamo elaborato, inoltre – evidenzia la Soprintendente – prevede la ricollocazione del pavimento originario del ‘600 che oggi si trova conservato al Seminario arcivescovile di Messina e della pavimentazione in marmo riferibile al periodo normanno”.