Lunedì, la Uefa aveva condannato i tifosi inglesi che si erano resi responsabili di insulti razzisti nei confronti dei giocatori di colore che avevano sbagliato i calci di rigore nella finale di Euro 2020.

Parlando a nome della comunità calcistica europea, la UEFA aveva sottolineato che nello sport e nella società non c'è posto per nessun atteggiamento discriminatorio, dichiarandosi solidale con i giocatori e unendosi all'appello della Federcalcio inglese (Football Association, FA) affinché vengano applicate le sanzioni più dure possibili a tutti i responsabili.

Oggi, il massimo organo del calcio europeo se l'è presa invece con la FA per quanto avvenuto durante la finale di domenica 11 luglio 2021 allo stadio di Wembley, a Londra.

Nel procedimento disciplinare a carico dell'Inghilterra, la Uefa contesta alla Federcalcio inglese) le seguenti violazioni:

  • l'invasione del campo di gioco da parte dei suoi tifosi – articolo 16(2)(a) del Regolamento Disciplinare UEFA (DR);
  • il lancio di oggetti da parte dei suoi sostenitori – articolo 16(2)(b) DR;
  • le intemperanze dei suoi sostenitori durante l'inno nazionale – articolo 16(2)(g) DR;
  • l'utilizzo di fuochi d'artificio da parte dei suoi sostenitori – articolo 16(2)(c) DR.
     

Eventuali sanzioni saranno decise dall'Organo di Controllo, Etica e Disciplina UEFA (CEDB) a tempo debito.

Inoltre, in relazione all'articolo 31(4) DR, un Ispettore Etico e Disciplinare UEFA è stato incaricato di indagare su un possibile intervento disciplinare in conseguenza di fatti che hanno coinvolto alcuni tifosi e che si sono verificati all'interno e all'esterno dello stadio.