Oltre a farci sapere che nelle proteste del Venezuela sono rimasti coinvolti e feriti anche alcune decine di bambini, l'Unicef ha reso nore le cifre delle vaccinazioni in Medio Oriente e Nord Africa, dove solo dall'inizio del 2019 stati raggiunti più di 34 milioni di bambini, in condizioni dove 1 bambino su 5 vive in situazioni di conflitto con un accesso scarso o inesistente ai vaccini.

Di seguito, l'elenco di quanto fatto finora nei Paesi interessati dall'azione dell'Unicef.

In Iraq, solo 4 bambini su 10 ricevono tutti i vaccini consigliati prima del loro primo compleanno. Quest'anno oltre 8 milioni di bambini nel paese hanno ricevuto il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MPR) e il vaccino orale contro la polio (OPV).

In Giordania, l'UNICEF sta supportando il Ministero della Salute con una campagna di vaccinazione in corso, anche contro il morbillo, nel campo per rifugiati di al-Azraq per raggiungere 20.000 bambini tra i 6 mesi e i 15 anni.

In Libano, da giugno 2018 sono state implementate le attività di immunizzazione accelerate in risposta a un'epidemia di morbillo in aree ad alto rischio e circa 161.000 bambini sono stati raggiunti.

In Libia, a dicembre 2018, 1,4 milioni di bambini sotto i 6 anni sono stati vaccinati contro la polio e oltre 2,6 milioni di bambini contro il morbillo.

In Sudan, all'inizio del mese scorso era stata lanciata una campagna di vaccinazioni contro la polio e il morbillo. Fino ad ora, sono stati raggiunti oltre 7,8 milioni di bambini con vaccini contro la polio e integratori di vitamina A.

In Siria, dall'inizio dell'anno, 2,4 milioni di bambini sotto i 5 anni sono stati raggiunto con vaccini antipolio.

In Yemen, con la prima campagna nazionale contro il morbillo del 2019, circa 12 milioni di bambini a rischio tra i 6 mesi e i 15 anni sono stati vaccinati contro morbillo e rosolia. Attraverso una campagna di vaccinazioni contro il colera, ora in corso in 3 distretti, sono stati raggiunti circa 600.000 bambini sotto i 15 anni.

Come ha ricordato Geert Cappelaere, Direttore regionale UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa, "L'accesso alle cure mediche è un diritto fondamentale, non un privilegio".