Mentre la sora premiere Giorgia Meloni, che dopo aver tanto lavorato per il bene degli italiani si concede una meritatissima vacanza da (probabilmente) 20mila euro nell'esclusivo hotel Borgo Egnazia di Savelletri di Fasano (1), chi guadagna 4 o 5 euro "lordi" l'ora dovrà aspettare altri 60 giorni perché il governo decida quale sia il metodo migliore per innalzare il loro stipendio ad un livello che possa garantire almeno la sopravvivenza in una nazione che ha visto i prezzi del carrello della spesa aumentare di oltre il 10% rispetto a un anno fa.
E lo stesso dovranno aspettare gli alluvionati dell'Emilia-Romagna che erano in attesa dei ristori miliardari del governo... stanziati, ma mai arrivati.
La stizzita vacanziera del "prima gli italiani... ma solo dopo i Meloni" ha detto di aver assegnato 4,5 miliardi di euro agli alluvionati di Emilia-Romagna, Toscana e Marche. Purtroppo per le persone che hanno subito danni in alcuni casi persino irreparabili, quei soldi non sono ancora arrivati.
Nel caso esistano, come dice Meloni, basterebbero pochi minuti per cambiare destinazione a risorse assegnate a problematiche ormai superate, come spiegato da Bonaccini già numerosissime volte:
"Il Governo aveva stanziato meritoriamente 900 milioni in ammortizzatori sociali e 300 milioni per le aziende a forte vocazione all'export colpite dall'acqua. Ne sono state richieste poche decine, dunque, non perdiamo quelle risorse e dirottiamole subito negli indennizzi a famiglie e imprese. Si tratta di più di un miliardo di euro!"
Ma Meloni non lo ha fatto. Poverina, doveva forse andare in vacanza? Ma no! È solo una personcina riflessiva... come dimostra anche la nomina del commissario per gestire il post alluvione, incaricato dopo un mese e mezzo dal disastro, mentre le deleghe per renderlo operativo sono arrivate a inizio agosto! Anche in questo caso è colpa di Bonaccini?
Questo è quanto scrive oggi il sindaco di Ravenna (una delle province più colpite), Michele de Pascale sui "cospicui" ristori della vacanziera Meloni:
La Presidente Giorgia Meloni oggi ha risposto, con una missiva di cinque pagine indirizzata al Presidente Stefano Bonaccini, alle nostre tre richieste.La lettera purtroppo è totalmente negativa, prosegue nella narrazione surreale dei 4,5 mld già spesi dal governo per cittadini, imprese e opere pubbliche; rinvia ad ottobre le nostre due proposte per avere subito risorse reali per gli indennizzi a famiglie e imprese ed elude completamente la nostra richiesta di incontrarla subito personalmente per decidere insieme come procedere.Per brevità riassumo proposte e risposte:Proposta 1. Vista l'estrema esiguità di risorse messe a disposizione per indennizzi (120 milioni a cui se ne sono poi aggiunti altri 149 ma vincolati alle sole imprese) abbiamo chiesto che larga parte di 1,2 mld (600 milioni di cassa integrazione, 300 milioni di ammortizzatori per autonomi, 300 milioni solo per imprese che esportano) mal destinati dal primo decreto e a oggi praticamente inutilizzati (al momento abbiamo certezza di soli 30 milioni spesi) fossero messi subito a disposizione del commissario per iniziare ad indennizzare famiglie e imprese.Risposta 1. Fino al 30 Settembre non si avrà la cifra esatta utilizzata in questi tre fondi e quindi solo allora sarà possibile "reimpiegare eventuali residui disponibili". (Ndr Ad oggi siamo a 30/40mln spesi su 1,2 mld)
Domanda 2. In analogia al Terremoto dell'Emilia nel 2012 prevedere un credito di imposta, finanziato con mutuo contratto dallo stato, che permetta a famiglie e imprese di detrarsi dalle tasse tutte le spese sostenute per il ripristino dei danni.Risposta 2. La misura è in fase di studio da parte del Governo sin dal primo decreto ma ancora le strutture tecniche non hanno elaborato una proposta. (ndr 3 mesi per studiare un meccanismo già utilizzato!)
Proposta 3. Incontriamoci subito e decidiamo insieme come migliorare i due decreti fatti dal Governo prevedendo risorse credibili per famiglie e imprese.Risposta 3. NON PERVENUTALa mia sensazione, se la Presidente Meloni pensa veramente ciò che ha scritto in questa lettera, è che purtroppo non abbia un quadro esatto della situazione in Romagna e in tutta la Regione e che, forse, le dichiarazioni surreali di qualche suo collaboratore le abbiano fornito una visione totalmente distorta sull'efficacia delle misure previste dal suo governo.Io rinnovo la richiesta di incontrarla direttamente nei prossimi giorni, a Roma o dove ritiene, ma, forse, sarebbe meglio che tornasse lei in Romagna, nei luoghi più colpiti, e che, se non si fida dei Sindaci (anche di quelli di centrodestra a quanto pare), dei sindacati e di tutte le associazioni di impresa, ascoltasse direttamente le persone colpite, visitasse le case distrutte dall'alluvione e provassea ripetere lì le 5 pagine sui 4,5 miliardi già spesi per l'alluvione.
Ma in questi giorni, sua Eccellenza la sora premiere Giorgia Meloni, è in vacanza nell'esclusivo hotel Borgo Egnazia di Savelletri di Fasano... e dovrebbe esser disturbata perché in Emilia-Romagna decine di migliaia di persone hanno bisogno di aiuto?
(1) La località in cui la premier trascorre le vacanze è, al contrario di quanto pubblicato, Masseria Beneficio, villa di lusso nelle campagne di Ceglie Messapica. Il resto del contenuto è confermato.