Politica

La scuola riparte da settembre: il Governo è sicuro, le regioni (di destra) meno

"Molti Paesi avevano sottovalutato a febbraio e marzo il Covid-19 e sarebbe fin troppo facile ricordare ora i proclami di alcuni Capi di Stato e di governo o i disastri sanitari prodotti in USA, Regno Unito e Brasile, solo per citarne alcuni. Anche molti Paesi europei, teorizzando l'immunità di gregge o la ripartenza immediata, sono stati molto meno rigorosi dell'Italia e sono stati spesso costretti dalla condizione sanitaria a repentine marce indietro che hanno portato caos, maggiori vittime, danni ulteriori e, spesso, anche nuove chiusure delle scuole. Noi rivendichiamo la nostra prudenza e non torneremo indietro. Le scuole si riaprono a settembre e si riaprono in sicurezza; quando ci sarà un contagio, perché accadrà inevitabilmente fino a quando esisterà il Covid-19, si interverrà in tempo reale garantendo la sicurezza di tutti. Le scuole le riapriremo e le terremo aperte.Questo è l'impegno non solo di un governo ma dev'essere del Paese intero, la scuola è patrimonio nazionale e mi auguro che su questo sia d'accordo tutto il Parlamento, maggioranza e opposizione.Anche domani continueremo a lavorare tutti insieme, con leale e massima collaborazione tra governo e Regioni, per completare il lavoro in corso in vista dell'inizio dell'anno scolastico".

Questo è quanto aveva dichiarato ieri il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, sulla riapertura delle scuole in Italia, annunciando l'appuntamento odierno sul tema che ha visto riuniti, oltre a Boccia, i ministri Azzolina, Speranza e De Micheli, il capo della Protezione Civile Borrelli, il commissario Arcuri e i presidenti di regione in videoconferenza.

Come ha sottolineato il ministro Speranza "sarà il documento redatto dall'ISS ad essere adottato come protocollo condiviso valido in tutto il paese" anche se resta "un testo aperto che potrà essere arricchito con il passare dei giorni, un vademecum per l'apertura delle scuole che può essere sempre aggiornato con l'esperienza sul campo".

Oltre alle problematiche relative alla presenza in classe, sono state considerate anche quelle relative a come arrivarci. La ministra dei trasporti De Micheli ieri aveva dichiarato: "Per il nuovo anno scolastico sarà necessario adottare le opportune misure per la ripresa dell'attività didattica in presenza adottando su tutto il territorio nazionale misure di sicurezza omogenee per il trasporto dedicato, cui ottemperare con cura, nel rispetto della normativa sanitaria e delle misure di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da SARS-CoV.Per il trasporto scolastico saranno necessarie le usuali pratiche di igienizzazione dei mezzi quotidiana e assicurare un'areazione continua. Gli alunni dovranno mantenere il distanziamento sociale sia all'entrata che all'uscita dal mezzo, procedendo uno per volta, e indossare per tutta la durata del viaggio i DPI.Il riempimento totale a bordo sarà possibile solo ed esclusivamente se avverrà per la durata di non oltre 15 minuti, ciò in virtù del fatto che il 100% dei posti a sedere pieni si verifica esclusivamente per gli ultimi 10/15 minuti di viaggio rispetto all'intero percorso. E' consentita la deroga rispetto alla distanza di un metro nel caso di alunni che vivono nella medesima unità abitativa o se i posti sono in linea verticale".

Questa, invece, la dichiarazione "integrativa" odierna da parte della stessa ministra: "Le nostre proposte per aumentare la capienza del trasporto pubblico locale in sicurezza sono pronte. Ci abbiamo lavorato per mesi, anche assieme alle regioni.Ampliamento del concetto di “congiunto” esteso anche a compagni di classe e colleghi di lavoro, certificazione dei sistemi di aerazione e filtraggio e dei mezzi, obbligo di mascherina chirurgica. A integrare queste regole essenziali, un piano di adozione a bordo dei mezzi di separatori morbidi.Attendiamo una risposta dal Comitato Tecnico Scientifico nelle prossime ore. Voglio ringraziare le aziende del TPL che lavorano ogni giorno per rendere i servizi efficienti e sicuri".

E le regioni come hanno accolto quanto illustrato?

Per il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini c'è l'ok al documento dell'Iss sulla gestione dei casi Covid nelle scuole, ma dovrà essere condiviso da tutti nella conferenza delle regioni di domani.

Invece, per il presidente leghista della regione Lombardia, Attilio Fontana, dal Governo solo dubbi e incertezze:

"La regolare ripartenza dell'anno scolastico è difficile, quasi impossibile. Il quadro che il Governo ha delineato nell'incontro appena concluso, mi lascia più che perplesso, preoccupato. Gli organici della scuola non sono completati, difficile credere che lo siano nei prossimi giorni con la così detta “chiamata veloce” a cui dovrà poi seguire quella dell'assegnazione delle supplenze.La consegna dei nuovi banchi si concluderà solo a fine ottobre come comunicato dal commissario Arcuri. Sulle procedure da applicare in caso di studenti contagiati, il documento dell'ISS prevede procedure particolarmente impegnative a partire dalle famiglie chiamate in corresponsabilità, per esempio con la misurazione della temperatura.Su TPL (Trasporto pubblico locale) il Ministro De Micheli conferma che ci sono problemi di capacità di trasporto e mancano ancora le direttive del CTS sul distanziamento fisico, sempre il Ministro segnala che sono disponibili nuove regole per affidare appalti a operatori privati in modalità semplificata, peccato che in pochi giorni diventa tutto più complesso. Non c'è dubbio che urge un cambiamento del modello di organizzazione scolastica con modulazioni degli orari di ingresso e di uscita combinato alla didattica a distanza. Il Governo centrale non ha risolto i problemi dell'urgenza Covid-19, conosciuti da mesi, non vorrei che ci fosse il maldestro tentativo - nell'incapacità di risolvere i problemi - di scaricare alla fine le responsabilità sulle Regioni. Ancora una volta ritengo che una completa autonomia regionale, anche nel campo dell'istruzione pubblica e privata risulterebbe positiva e a vantaggio delle famiglie e degli studenti.Il miglior futuro della società trova le sue fondamenta nella formazione degli studenti, non possiamo permetterci di perdere questa sfida".

Autore Carlo Airoldi
Categoria Politica
ha ricevuto 423 voti
Commenta Inserisci Notizia