Emergenza incendi in Grecia: il premier Mitsotakis attende un miglioramento per giovedì
Il premier Kyriakos Mitsotakis ha dichiarato che per la Grecia anche i prossimi giorni saranno problematici a causa degli incendi che stanno devastando il Paese, in particolare Rodi e Corfù, con il suo governo che deve affrontare una tripla emergenza: il loro spegnimento, i danni e l'evacuazione/sistemazione dei residenti e dei turisti.
I vigili del Fuoco, con squadre a canadair provenienti anche da altre nazioni, continuano la loro opera per cercare almeno di arginare l'avanzata delle fiamme, mentre prosegue l'opera di evacuazione dei vacanzieri bloccati a Rodi.
Mitsotakis si attende un miglioramento della situazione per giovedì:
"Dirò l'ovvio", ha detto nelle scorse ore durante una seduta del Parlamento. "Di fronte a ciò con cui l'intero pianeta si sta confrontando, in particolare il Mediterraneo che è un punto caldo dei cambiamenti climatici, non esiste alcun meccanismo di difesa magico, se esistesse l'avremmo messo in atto".
Secondo i report dell'Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change), il cambiamento climatico indotto dall'uomo ha avuto un ruolo "assolutamente predominante" nelle ondate di calore estreme che a luglio hanno colpito il Nord America, il Sud Europa e la Cina.
In Grecia, gli inquirenti che a Rodi hanno avviato un'indagine sulle cause degli incendi e su come le autorità li hanno affrontati, in tema di prevenzione e risposta, hanno riferito alla tv di Stato ERT che circa il 10% della superficie dell'isola è andata distrutta.
Secondo quanto riporta ERT, a Rodi sono tre i fronti attivi del fuoco, con circa 20.000 persone che si sono viste costrette ad abbandonare case e hotel già nello scorso fine settimana, con le fiamme che hanno completamente devastato le località costiere a sudest dell'isola verdeggianti, mandando in cenere coltivazioni, animali, edifici. L'unica consolazione in tanto disastro è che non si registrano vittime.
Dopo che un incendio aveva interessato la località balneare di Mati a est di Atene nel 2018, uccidendo 104 persone, la Grecia ha migliorato i piani per le evacuazioni ma, evidentemente, non è ancora riuscita a mettere in campo dei piani che possano prevenire o rendere più rapidi gli spegnimenti degli incendi... visto che, d'estate, in quella nazione sembrano ormai essere un problema endemico.
Centinaia di vigili del fuoco, coadiuvati da colleghi provenienti dalla Turchia e dalla Slovacchia, hanno contrastato l'avanzata delle fiamme vicino ai villaggi di Gennadi e Vati a sudest di Rodi, mentre gli incendi boschivi nell'entroterra hanno ripreso vigore a causa del vento e dell'aumento della temperatura.
Il sindaco di Rodi ha scritto su Facebook che l'isola sta affrontando una prova senza precedenti: "Una settimana di battaglie ininterrotte in una guerra asimmetrica, con un'ampiezza e intensità di fuoco senza precedenti", ha scritto.
Ci sono stati anche incendi sulle isole di Corfù ed Eubea. La protezione civile ha avvertito di un rischio di ulteriori incendi a Rodi e sull'isola di Creta per tutta la giornata di martedì. La Grecia ha registrato temperature molto elevate nelle ultime settimane e si prevede che aumentino fino a mercoledì, superando, in alcune aree, i 44 gradi C.
Solo nella giornata di lunedì sono stati più di 2.000 i turisti evacuati da Rodi, mentre i tour operator hanno cancellato i viaggi finora programmati.
Il turismo contribuisce per il 18% al prodotto interno lordo della Grecia, assorbendo il 20% del numero complessivo degli occupati. A Rodi e su molte altre isole greche, l'incidenza del turismo come risorsa economica è ancora più rilevante.