PREMESSA
L'argomento "puff usa e getta" è stato trattato in diverse occasioni in questo spazio. Lo scopo principale è sempre stato quello di fare innanzitutto chiarezza, fornendo le informazioni essenziali per un corretto utilizzo di questa tipologia di devices e cercando di fare comprendere che poco hanno a che vedere, per come sono stati concepiti, con i comuni vaporizzatori personali.
E' sempre stato affrontato il tema lato utilizzo e caratteristiche ma mai dal punto di vista dell'impatto ambientale e della pericolosità...
L'ESPERIENZA DI UN AMICO PER RIASSUMERE...
Pochi giorni orsono si è tenuta una live sul canale Youtube di Vapor Inside dove è stato raccontato un evento vissuto recentemente, in un parco protetto dai beni ambientali, durante una giornata con la famiglia ed amici.
Per riassumere, accade che il figlio di circa 3 anni di età di un amico, raccoglie da terra l'oggetto della foto. Nel portarlo con sé verso i genitori, ci si accorge per fortuna tempestivamente, che si tratta di una delle tante "puff usa e getta" , che contengono al loro interno elevate quantità di nicotina.
Visionandola meglio ci si rende anche conto che il device è illegale. Al suo interno potevano ancora essere presenti residui di liquido a 50 mg/ml (il 5%) di nicotina.
CONSIDERAZIONI DEL CASO
La quantità letale di nicotina per una persona adulta, sana, è variabile tra i 40 ed i 60 mg assunti in unica dose. L'oggetto in questione, per 2 ml di contenuto, ne contiene ben 100 mg!!! Non trascurando il fatto che per un bambino di media corporatura di quell'età, il dosaggio letale si abbassa notevolmente... E se il bimbo avesse per sbaglio tentato soltanto un tiro? Considerando che in media la concentrazione di aroma è molto elevata rispetto ai classici liquidi per vaporizzatore personale, ma soprattutto gli ingredienti sono combinati in modo tale da essere attrattavi soprattutto per un pubblico giovane.
Non trascurabile è anche l'impatto ambientale che questi dispositivi stanno man mano creando. In un unico oggetto sono contenuti, plastiche, sostanze liquide, parti metalliche, cotone e batterie agli ioni di litio. Andrebbero smaltiti in isole ecologiche ma se la vendita non è adeguatamente controllata e spesso finiscono nelle mani di minorenni, come possiamo pretendere lo sia lo smaltimento?
IN CONCLUSIONE
I classici vaporizzatori sono concepiti per durare anni. Studiati per ridurre i rischi fumo correlati. Questi oggetti "di ultima concezione" parrebbe proprio di no. Il nome dice già tutto. Soprattutto nessuno ne sta educando all'utilizzo ed allo smaltimento. Le regole ci sarebbero, quelli venduti legalmente al 2% (20 mg/ml !!!) di nicotina sono marchiati da cotanto monopolio di stato. Ad oggi però pare li ci si fermi...
Un consiglio personale? Se potete evitatele, altrimenti informatevi!