Lunedì 24 agosto, alle ore 11, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si è recato ad Amatrice (Ri) alla celebrazione commemorativa del quarto anniversario del sisma del Centro Italia.

Intanto, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della ricorrenza del terremoto ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Nella triste ricorrenza del quarto anno dal gravissimo terremoto che provocò nell'Italia Centrale più di trecento vittime e oltre quarantamila sfollati, desidero ancora una volta esprimere ai cittadini di Amatrice, Accumuli, Arquata, Pescara del Tronto e delle altre zone colpite, vicinanza e solidarietà. Il pensiero che si rinnova va, anzitutto, alle vittime e ai loro familiari. E ai tanti che hanno perduto casa o lavoro - e spesso entrambi - in quella notte drammatica. Nonostante tanti sforzi impegnativi, l'opera di ricostruzione dei paesi distrutti - da quel sisma e da quelli che vi hanno fatto seguito in breve tempo - è incompiuta e procede con fatica, tra molte difficoltà anche di natura burocratica. Nello spirito di solidarietà, fondamento della nostra Costituzione, la Repubblica - in tutte le sue istituzioni, territoriali e di settore - deve considerare prioritaria la sorte dei concittadini più sfortunati colpiti da calamità naturali, recuperando, a tutti i livelli, determinazione ed efficienza».

Che cosa hanno detto le forze politiche? Per ora nulla, anche perché - da destra a sinistra - dovrebbero ricordare quanto ancora non è stato fatto per la ricostruzione.