Con "primo soccorso" si intende l’aiuto dato a una persona vittima di un incidente da parte di personale non sanitario. Le azioni che vanno adottate in questi casi devono essere standard e tese a mantenere in vita la vittima, nel caso di ferite gravi, durante l’attesa per l’arrivo dell’ambulanza.

Il ruolo del primo soccorritore è vitale per la sopravvivenza della vittima, per questo motivo le aziende hanno l’obbligo di nominare un rappresentante per la sicurezza e di fargli seguire un corso primo soccorso in cui gli verrà insegnato cosa fare e cosa non fare in caso di infortuni in azienda, come intervenire e quali strutture chiamare, cosa conviene e come utilizzare i vari prodotti della cassetta del primo soccorso (che l’azienda deve obbligatoriamente avere).

La gestione di un emergenza sanitaria si basa su un principio che viene definito “catena della sopravvivenza“. Questa catena è costituita da quattro anelli:

Il primi due anelli, cioè la chiamata dei soccorsi e valutazione ed eventuale sostegno delle funzioni vitali della vittima, sono di competenza anche del primo soccorritore; Gli anelli successivi sono di competenza dei soccorritori esperti.

La salvezza della vittima dipende soprattutto dalla tempestività con la quale il 118 riesce a intervenire.

Per questo motivo il primo soccorritore deve chiamare immediatamente il 118 e indicare con precisione le seguenti informazioni:

- L’indirizzo a cui si trova la vittima;
- Il numero di vittime da soccorrere;
- Se è possibile, la causa che ha prodotto l’incidente;
- Lo stato delle funzioni vitali della vittima;
- Comunicare se la vittima è in stato di coscienza o incoscienza.

I compiti principale del primo soccorritore sono quindi i seguenti:

- Chiamare immediatamente il 118;
- Valutare le condizioni della vittima;
- Se necessario, sostenere le sue funzioni vitali;
- Preservare la vittima da ulteriori danni;
- Proteggere eventuali ustioni e ferite;
- Arrestare una eventuale emorragia;
- Non prodigarsi in azioni che potrebbero essere dannose per la vittima.

Soprattutto l’ultimo punto chiarisce il fatto che il soccorritore deve assolutamente evitare di fare azioni inutili che non sono di sua competenza.

In un emergenza sanitaria ci sono alcune azioni che non devono essere assolutamente intraprese:

- Non somministrare mai da bere alla vittima. Nè che si tratti di acqua nè di altre sostanze.
- Non spostare mai la vittima da dove si trova. Lo spostamento può essere effettuato solamente se la vittima si trova in una posizione realmente pericolosa oppure se si trova in stato di arresto cardiaco o respiratorio e la posizione è sul fianco;
- Non cercare di ridurre da soli fratture o lussazioni;
- Non cercare di fare mettere seduta la vittima;
- Non rimuovere mai eventuali corpi estranei dal corpo della vittima. Il rischio è quello di provocare un'emorragia fatale.


Articolo redatto da Secogest, azienda che effettua corsi per addetti primo soccorso e gestione delle emergenze indirizzati a tutti i lavoratori designati dal Datore di Lavoro per acquisire elementi di conoscenza relativi al pronto intervento e alla normativa specifica in tema di igiene e sicurezza del lavoro.