Il protagonista in negativo della giornata sui mercati valutari è senza dubbio il dollaro australiano, che sta perdendo decisamente quota. A innescare il ribasso sono i deludenti dati sull'occupazione (molto peggiori del previsto), ma anche i dati macro giunti dalla Cina.

In Australia, i dati sul mercato del lavoro, in controtendenza alle attese positive degli analisti, evidenziano invece un calo di 19mila posti di lavoro in ottobre, il peggiore dal settembre 2014. Siccome la la RBA – la locale Banca centrale - ritiene l'andamento dell’occupazione legato al processo decisionale sui tassi, i mercati hanno scommesso su un loro prossimo taglio. deprezzando così il valore del dollaro australiano in rapporto alleprincipali valute.

A peggiorare il quadro si sono poi aggiunti i dati dalla Cina, le cui vendite al dettaglio sono cresciute ad un ritmo più lento degli ultimi 6 mesi, come anche la produzione industriale.