Il film documentario collettivo che vede protagonisti i migranti minori non accompagnati residenti a Siracusa.
Il 14 e il 15 maggio a Montefiascone, in provincia di Viterbo, e a Roma, doppio appuntamento per IO NON ODIO, promosso dalla Regione Lazio - Assessorato Pari Opportunità, con l’Assessorato Formazione, Diritto allo Studio, Università e Ricerca e in collaborazione con la struttura Progetti Speciali, con Tumaranké, un film documentario collettivo che vede protagonisti i migranti minori non accompagnati residenti a Siracusa, realizzato dal progetto Re-future.
È nell’assenza della cultura del rispetto per l’altro che nasce l’odio e si propaga nelle sue diverse forme: il femminicidio e la violenza contro le donne, l’omofobia, il razzismo, il bullismo. Per contrastare i passi indietro in tema di diritti e per una cultura della convivenza fra uomini e donne, della parità e del reciproco riconoscimento, IO NON ODIO fino a dicembre 2019, porterà nelle scuole di Roma e del Lazio progetti artistici di varia natura, che si fanno percorsi di avvicinamento e sensibilizzazione con l’obiettivo di creare una rete contro la violenza negli istituti del Lazio. Per attivare un cammino di civiltà partendo dalle studentesse e dagli studenti, portando alla loro attenzione riflessioni e analisi stimolanti, coinvolgendo i protagonisti stessi di queste esperienze virtuose, insieme ad artisti e volti noti del mondo della cultura.
Dopo lo spettacolo di monologhi Ferite a Morte di Serena Dandini, prima tappa del percorso, IO NON ODIO proseguirà il 14 e 15 maggio rispettivamente al IIS C. A. Dalla Chiesa di Montefiascone (VT) e al Liceo S. Benedetto Da Norcia di Roma, con la proiezione di Tumaranké, accompagnata e argomentata dai suoi protagonisti: Morr Ndiaye, che ha partecipato alla realizzazione del film, le curatrici Camilla Paternò, Simona Coppini e Marta Tagliavia, della Dugong Films, e Giacomo Zandonini, video reporter.
A Roma sarà presente l’Assessora alle Pari Opportunità della Regione Lazio, Lorenza Bonaccorsi.
Tumaranké è una parola della lingua bambara che definisce “chi si mette in viaggio alla ricerca di un futuro migliore”. I giovani “viaggiatori” sono i protagonisti di questo documentario che ha coinvolto un gruppo di 40 minori stranieri non accompagnati in un workshop di educazione all’immagine e filmmaking. Sono minori, sono soli e arrivati da poco in Italia.
Tumaranké nasce da un percorso durato 11 mesi, per sensibilizzare e stimolare il loro sguardo sulla realtà e imparare a esprimersi utilizzando in modo più consapevole lo strumento che ognuno di loro ha in tasca, lo smartphone. Ne esce uno spaccato della loro vita in Italia, la comunità dove risiedono, le nuove amicizie, i sogni, le fragilità, i momenti di solitudine, e poi l'inserimento in un nuovo paese dove giorno dopo giorno, mentre imparano una lingua, scoprono e ci fanno scoprire una cultura dell’inclusione possibile, gettando così le fondamenta per un futuro comune. Il documentario, un film corale montato a partire dai quasi 1000 video realizzati dai ragazzi, ci fa conoscere più da vicino chi sono i giovani migranti che arrivano in Europa e che cosa vivono quotidianamente attraverso il loro personalissimo punto di vista. Un diario intimo e sorprendente che trasforma l’inedito obiettivo in uno strumento per mettersi in gioco in prima persona, per raccontare e condividere un’esperienza. Ma non solo. Perché ad emergere è anche uno spaccato della nostra società contemporanea vista attraverso i loro occhi. Un modo per riflettere anche sui punti di forza e le criticità del complesso sistema europeo dell’accoglienza.
Il progetto Tumaranké ha avuto il supporto del fondo Creative Europe dell’Unione Europea, è realizzato attraverso la partnership di diverse realtà produttive europee tra Francia, Svezia e Turchia, ed è stato realizzato con la collaborazione della Associazione Accoglierete di Siracusa, di Pianoterra Onlus, dell’associazione Offf e dell’Università Telematica Uninettuno.
IO NON ODIO prevede percorsi di avvicinamento nelle scuole coinvolte attraverso diverse attività nell’ambito della programmazione scolastica, da marzo a dicembre 2019, con l’obiettivo di creare una rete contro la violenza nelle scuole del Lazio. Il progetto intende dare spazio alla creatività degli studenti, con l'obiettivo di valorizzarne le idee attraverso modalità espressive scelte dagli stessi ragazzi. Gli studenti sono invitati a raccontare, ognuno con la propria sensibilità e a seconda dei propri interessi, una storia ispirata ai temi trattati e che descriva riflessioni, analisi e sentimenti scaturiti da questa esperienza. I migliori lavori saranno premiati durante l’evento finale di dicembre 2019.