Politica

50, 90... Di Maio e Salvini alla conta dei voti mancanti

Nella partita a scacchi, ma visti i giocatori è meglio parlare di partita a briscola, che si disputa tra Lega e 5 Stelle sulla formazione del nuovo Governo e, soprattutto, su chi lo dovrà presiedere, oggi si registra un piccolo colpo di scena con le prime schermaglie tra Salvini e Di Maio, fino a ieri dati per sicuri alleati.

"Ma da solo Di Maio dove va? Voglio vederlo trovare 90 voti in giro, che dalla sera alla mattina si convincono. E poi 50 voti sono molti meno di 90." Questa la dichiarazione del segretario leghista che ha subito scatenato la risposta del capo politico dei 5 Stelle.

"Salvini dice che gli bastano 50 voti. Vuole fare il governo con i 50 voti del Pd di Renzi in accordo con Berlusconi? Auguri!"


Inutile ripetere e ripercorrere le ipotesi di alleanze che adesso sembrano come le più scontate... per capire che cosa accadrà bisognerà attendere ancora una o due settimane e vedere se la roccaforte renziana all'interno del Pd riuscirà a tener duro o inizierà a sfaldarsi.

L'altra notizia è che il centrodestra, sempre unitissimo per carità, andrà però da Mattarella separatamente e non in "coalizione". Meglio che nel "confessionale" del presidente della Repubblica Forza Italia e Lega possano parlare liberamente su quello che vorrebbero e soprattutto potrebbero fare... dato che gli intenti non sono poi così coincidenti.

In ogni caso, Forza Italia pensa di tenere a bada la Lega grazie al supporto che il partito di Berlusconi riesce ancora a fornire per governare molte aree dl Nord, senza dimenticare le prossime regionali in Friuli dove a correre come presidente è candidato il leghista Fedriga... naturalmente supportato dai forzisti. 

Autore Vittorio Barnetti
Categoria Politica
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