Durante l'ultimo fine settimana si è assistito all'ennesimo scontro tra una nutrita schiera di egittologi, capeggiata dall'ex ministro delle antichità Zahi Hawass, e l'archeologo Reeves che insieme ad altri colleghi ribadiscono la convinzione che nella tomba non tutto sia stato portato alla luce.
Hawass, secondo il quale il progetto non avrebbe nessuna base scientifica, rifiuta totalmente la tesi delle leggendarie stanze celate nella tomba del faraone bambino dove, sostiene Reeves, si troverebbe il sarcofago della regina Nefertiti.
"In tutta la mia carriera – ha dichiarato Hawass – non ho mai fatto nessuna scoperta grazie a questa metodologia".