Il tribunale di Mansoura ha aggiornato al 28 settembre l'udienza di Patrick Zaki. Così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha interpretato la decisione in una dichiarazione rilasciata all’Ansa:

"È una notizia che evita lo scenario peggiore, quello di una sentenza emessa al termine della prima udienza. Ora c’è del tempo davanti per preparare la difesa, per sperare che ci sia un giudice imparziale, per vedere finalmente Patrick libero e non in manette come lo abbiamo visto oggi.  Come sempre questo tempo, che passa da un momento all’altro della vicenda processuale di Patrick Zaki, dovrebbe essere utilizzato per fare pressioni sulle autorità del Cairo perché pongano fine a questo incubo. Per il momento nonostante la situazione veramente drammatica è quasi un sospiro di sollievo, perché lo scenario peggiore era quello di una condanna immediata e inappellabile".

Quella odierna era la prima udienza del processo a Patrick Zaki,  dopo  quasi due anni di detenzione ingiustificata, accusato di "diffusione di notizie e diffusione di terrore tra la popolazione al fine di danneggiare la sicurezza e l’interesse pubblico" per il contenuto di alcuni post pubblicati su Facebook! In precedenza era stato accusato anche di associazione terroristica, accusa poi caduta.

Il processo, la cui prima udienza si è tenuta oggi, si svolge presso il tribunale di Mansura a Mansoura, la città dove Patrick è nato e nel cui carcere è stato portato, appena sbarcato all’aeroporto del Cairo, dopo oltre un giorno di sequestro da parte delle autorità.

Oggi si è tenuta la prima udienza del processo in cui Patrick è imputato presso il tribunale di Mansura. È durata poco più di cinque minuti e lo studente egiziano dell'università di Bologna ha preso la parola lamentando in sostanza di essere stato detenuto oltre il periodo legalmente ammesso per i reati di cui adesso è accusato.

Il processo è stato aggiornato al 28 settembre e lo studente egiziano rimarrà in carcere fino a quella data. In caso di condanna al massimo della pena prevista per il tipo di reato che gli è contestato, Zaki rischia di rimanere in carcere fino ad altri 3 anni e 5 mesi.