La “voce dei senza voce” trova spazio già nella così detta preghiera della Coroncina alla Divina Misericordia[1]. Infatti, questa preghiera è come un “porta voce” dei cristiani che invocano “l’espiazione dai peccati” per il mondo intero e chiedono esplicitamente di ricondurre tutti al cuore dell’Eterno Padre. Si precisa, che nel testo della “Misericordina”[2] leggiamo:

 «Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l’Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero»[3].

 Quando la figlia spirituale di Sopoćko vide il segno dell’ira divina nell’esperienza mistica, cominciò a chiedere all’angelo di temporeggiare ancora, poiché l’umanità sarebbe predisposta a fare penitenza e ritornare a Dio. Mentre, però, Faustina si è trovata al cospetto addirittura della SS. Trinità non ha avuto il coraggio di ripetere la supplica. Kowalska quando sentì nel cuore la forza della grazia di Dio, cominciò a pregare con il testo della coroncina, ricevuta da Gesù, durante un’esperienza mistica tra il 13 e il 14 settembre 1935, a Vilnius. Mentre lei pregava con la coroncina, vide che il castigo divino era stato allontanato dall’umanità intera. Il giorno seguente, nella cappella del convento, Gesù ancora una volta ha insegnato a suor Faustina, con precisione come bisogna recitare la preghiera della Coroncina alla Divina Misericordia[4]. 

Sopoćko, meditando sul contenuto della coroncina riferita da Kowalska, spiega che chi la recita “presenta e nello stesso tempo offre” al Dio Padre “il Corpo e il Sangue del Figlio, l’Anima e la Divinità di Gesù” e cioè la divinità e l’umanità di Cristo. Il Nostro, precisa però, che non si può “offrire” a Dio Padre la stessa natura divina comune al Figlio e allo Spirito Santo. Si può “presentare e offrire”, invece, tutta la Persona del Figlio - il Verbo incarnato, poiché Egli stesso «ha dato se stesso per noi quale offerta e sacrificio» (Ef 5,2). Chi recita la coroncina si unisce profondamente all’offerta di Gesù Cristo compiuta sul legno della croce “in espiazione dei peccati propri e di quelli del mondo intero”. Durante questa preghiera si offre al Padre il Figlio Amatissimo Gesù e dunque si ricorre al «motivo più elevato e forte per essere esauditi dal buon Dio e soprattutto misericordioso»[5].

Nel Diario di santa Faustina Kowalska leggiamo: «con la recita della coroncina avvicini a me il genere umano»[6]. Alla recita della “Misericordina” troviamo collegata anche la promessa generale: «per la recita di questa coroncina mi piace concedere tutto ciò che mi chiederanno»[7]. Nello scopo per il quale essa viene recitata, secondo la visione mistica di santa Faustina, Gesù ha posto la condizione dell’efficacia della preghiera: «con la coroncina otterrai tutto, se quello che chiedi è conforme alla mia Misericordia»[8]. In altre parole, il bene che si chiede deve essere tutto assolutamente conforme alla volontà di Dio. Per questo motivo leggiamo: «con essa otterrai tutto, se quello che chiedi è conforme alla mia volontà»[9]. Gesù ha promesso chiaramente di concedere grazie eccezionalmente grandi a quelli che reciteranno la Coroncina alla Divina Misericordia. Indubbiamente, la volontà di Dio è alta espressione dell’amore misericordioso per ogni uomo. Diremo che tutto ciò che non è conforme con essa, diventa per gli uomini  pericoloso, dannoso e minaccioso. Le altre promesse speciali legate alla “Misericordina” riguardano “l’ora della morte”:

 «Chiunque la reciterà otterrà tanta misericordia nell’ora della morte (...). Anche se si trattasse del peccatore più incallito, se recita questa coroncina una volta sola, otterrà la grazia della Mia infinita misericordia»[10].

 Nel brano appena riportato, troviamo due grazie concesse da Gesù secondo il Diario di suor Faustina. La prima è la conversione, la seconda, invece, riguarda il momento della morte di una persona nello stato di grazia e nel timore di Dio. Queste grazie possono essere ricevute dagli agonizzanti che pregano fiduciosamente almeno una volta, recitando tutta la “Misericordina”, con umiltà e pentimento per i propri peccati[11]. Per questo, nel Diario leggiamo più avanti: «In quell’ora non rifiuterò nulla all’anima che mi prega per la Mia Passione»[12]. 

Il valore della coroncina, recitata in comunione con tutta la Chiesa che svolge azione salvifica, sta nell’implorare “la misericordia per chi prega e per il mondo intero”. Diremo che questa preghiera di conseguenza diventa anche “un atto di misericordia”. Esattamente, già «il pronome noi sta a significare la persona che recita la preghiera e coloro per i quali desidera o è obbligata a pregare. Invece il mondo intero sono tutte le persone che vivono sulla terra e le anime che soffrono in purgatorio. La formula della coroncina è destinata alla recita comunitaria o individuale, senza differenza, e perciò senza cambiare né le persone dei verbi né aggiungere altre parole. La trasformazione, invece, delle parole a tutto il mondo nell’espressione mondo intero è corretta, perché in nulla cambia il testo della coroncina ed è più esatta nella lingua polacca»[13].

Sac. dott. Gregorio Lydek - ks. prof. Grzegorz Lydek



[1] Sopoćko già nell’opera: Poznajmy Boga w Jego Miłosierdziu (1949), ha riportato il testo della Coroncina alla Divina Misericordia, sottolineando che questa preghiera è per uso esclusivamente privato. La Coroncina alla Divina Misericordia segue lo schema tutto di seguito e ricorda di meditare la dolorosa passione di Gesù: vedi M. Sopoćko, Poznajmy Boga w Jego  Miłosierdziu, p. 216.
[2] Il 17 novembre 2013, “per concretizzare i frutti dell’Anno della Fede”, Papa Francesco all’Angelus ha proposto a tutti una medicina di 59 granelli intracordiali. Si tratta di una “medicina spirituale” chiamata “Misericordina” (Coroncina alla Divina Misericordia) che alcuni volontari hanno distribuito in Piazza san Pietro. Il Papa ha detto che essa è come un aiuto spirituale per i fedeli e per diffondere nel mondo la fraternità e che fa bene al cuore, all’anima e a tutta la vita: cf. G. Grieco (a cura di), Gli insegnamenti di Jorge Mario Bergoglio - Papa Francesco sulla famiglia e sulla vita. 1999-2014, LEV, Città del Vaticano 2014, p. 402.  
[3] M. Sopoćko, Poznajmy Boga w Jego  Miłosierdziu, p. 216.
[4] Cf. F. Kowalska, Diario, pp. 192-193.
[5] Cf. M. Sopoćko, Poznajmy Boga w Jego  Miłosierdziu, pp. 9-10: Godzina święta i Nowenna o Miłosierdzie Boże nad światem [L’ora santa e la novena che implora la misericordia di Dio], in “KUL” 2(1949), pp. 133-137.
[6] F. Kowalska, Diario, p. 281.
[7] Ibidem, p. 124.
[8] Ibidem, p. 93.
[9] Ibidem, p. 568.
[10] Ibidem, p. 263.
[11] Cf. M. Sopoćko, Ufność a Miłosierdzie Boże [La fiducia e la misericordia di Dio], in “Współczesna Ambona” 7(1952), p. 317.
[12] Ibidem, p. 440.
[13] I. Różycki, Nabożeństwo do Bożego Miłosierdzia [La devozione alla Divina Misericordia], Misericordia, Kraków 2008, pp. 23-24.