Gli allevatori sardi sono sul piede di guerra per il prezzo “irrisorio” del latte “imposto” dalle aziende casearie. Superfluo aggiungere che la Fiamma Tricolore Sardegna si schiera a fianco dei pastori sardi, lo ha sempre fatto e sempre lo farà (soprattutto alla luce del fatto che molti di essi sono nostri simpatizzanti).
E’ questo un problema che esiste da sempre e che le Istituzioni non hanno mai voluto AFFRONTARE E RISOLVERE: basti pensare che le varie campagne elettorali portate avanti dai candidati presidenti per le imminenti elezioni regionali in Sardegna di domenica 24 febbraio hanno escluso il problema nei loro programmi iniziali e soltanto ora ,a pochi giorni dalle elezioni , con l’utilizzo della solita strumentalizzazione politica, affrontano la problematica sfrontatamente.
Tutto il comparto agricolo sardo però non dimentica e neppure tutti noi della Fiamma Tricolore Sardegna abbiamo dimenticato però due accadimenti di rilievo: uno recentissimo, giustappunto il proclama di Matteo Salvini che giura di stare con i pastori sardi, l’altro, relativo a molti anni fa, giustappunto il 28/12/2010, a Civitavecchia , sempre con un leghista a capo del Ministero degli interni , quando i pastori sardi, che giustamente manifestavano le loro lamentele contro il prezzo del latte troppo basso, furono presi a manganellate dalle forze di polizia per ordine dello stesso Ministero.
Ecco, caro Ministro dell’Interno, ricordando quanto accaduto , è giunta l’ora di risolvere il problema : intervenga facendo si che la Pastorizia Sarda esca finalmente dall’ agonia, con un piano strutturale di lunga durata che coinvolga tutto il settore agricolo dell’isola tenuto conto della sua notevole rilevanza nell’ambito del comparto di appartenenza per tutto il paese.
La Fiamma Tricolore auspica che gli interventi proclamati non restino di “SOLO PROPAGANDA”.
Franco Dessi Coordinatore Sardegna del Movimento Sociale Fiamma Tricolore