"Get your knee off our necks", è la frase che il reverendo e attivista Al Sharpton ha utilizzato in conclusione del suo discorso nella prima delle cerimonie di commemorazione in onore di George Floyd, tenutasi nel primo pomeriggio di giovedì in una chiesa di Minneapolis.

Il ginocchio, che Sharpton ha chiesto di togliere, è quello dal collo di tutti gli afromericani per dire addio per sempre alla discriminazione razziale, alle ingiustizie e alle brutalità della polizia.

Ma questo non ha fermato le manifestazioni che sono continuate anche giovedì in tutti gli Stati Uniti, seppure senza quasi mai far ricorso alla violenza... se non da parte della polizia. 

Nonostante le polemiche di questi giorni, a Buffalo, la polizia locale si è resa protagonista di un nuovo episodio di inutile brutalità. Ne è stato vittima un uomo di 75 anni, avvicinatosi ad alcuni agenti, senza dare segni di aggressività, e da questi spinto a terra senza motivo. Adesso l'uomo è ricoverato in ospedale con un grave trauma cranico. La scena è stata documentata da una tv locale e ha provocato la sospensione senza stipendio dei due agenti.


A New York la polizia ha arrestato decine di manifestanti pacifici a Manhattan e nel Bronx per aver violato il coprifuoco. Durante il giorno, migliaia di manifestanti si sono radunati anche a Brooklyn e davanti alla sede del sindaco nell'Upper East Side a Manhattan.


A Nashville il movimento Black Lives Matter ha protestato davanti al Bicentennial Mall. I manifestanti hanno marciato verso il National Museum of African American Music, che dovrebbe aprire quest'anno, per poi dirigersi verso il Campidoglio.


A Boston, si è tenuta una veglia per protestare contro l'ingiustizia razziale. Il sindaco della città, Marty Walsh, ha invitato le persone presenti ad un momento di silenzio durato 8 minuti e 46 secondi, lo stesso tempo usato dal poliziotto di Minneapolis accusato dell'omicidio di George Floyd durante il quale ha tenuto il suo ginocchio sul collo di George Floyd.


A Washington, il sindaco Muriel Bowser ha dichiarato che giovedì notte non ci sarà nessun coprifuoco, nonostante le precedenti dichiarazioni incendiare del presidente Trump.


Nel frattempo a Minneapolis si discute un nuovo piano per riformare il dipartimento di polizia della città, perché non si ripeta quanto accaduto a George Floyd.