Adesso è ufficiale. Quella scoperta in Cile nel 2010 negli scavi di Pilauco, presso la città di Osorno, 820 chilometri a sud di Santiago, dove gli archeologi hanno iniziato a lavorare sin dal 2007, è effettivamente l'impronta di un piede umano.
Perché è importante? Perché risale a 15.600 anni, diventando così la testimonianza più antica della presenza umana in tutte le Americhe.
Dopo la sua scoperta, dovuta ad uno studente dell'Universidad Austral de Cile (UACh) di Valdivia, i ricercatori hanno lavorato per anni per escludere la possibilità che l'impronta appartenesse ad una qualche specie animale e per stabilirne l'età.
La datazione è stata possibile facendo ricorso all'utilizzo del radiocarbonio applicato al materiale vegetale ad essa associato.
L'impronta è stata attribuita ad un uomo del peso di circa 70 chilogrammi appartenente alla specie Hominipes Modernus, parente dell'Homo Sapiens.
Un'altra impronta precedente, scoperta sempre in Cile in un sito a sud di Osorno, era stata fatta risalire a 1.000 anni più tardi.