Un ultimo aggiornamento della guerra in Siria, mentre continua la battaglia di Aleppo. Solo a novembre, 18 bambini sono stati uccisi in attacchi a ospedali e scuole, sia di Aleppo Est che di Aleppo Ovest, per un totale di oltre 150 negli ultimi mesi.

Ad Aleppo sono 1,3 milioni le persone lasciate senza acqua corrente e con poco o nessun accesso a cibo e medicine.

Nel 2016, in Siria ci sono stati almeno 84 attacchi alle scuole, con 69 bambini uccisi: 30 solo nelle ultime 2 settimane d’ottobre. Per non dimenticare gli oltre 7.000 sfollati di Raqqa, a seguito delle operazioni militari lanciate contro lo Stato Islamico, dove si trovano più di 175.000 bambini esposti ad ogni tipo di rischio.

In Siria ci sono 6 milioni di bambini colpiti dal conflitto su un totale di 13,5 milioni di civili. Una catastrofe umanitaria che non trova precedenti dal dopoguerra ad oggi. Questo è l'ultimo rapporto fornito dall'Unicef della situazione il Siria.  

Per quanto riguarda il fronte militare, la battaglia di Aleppo si sta svolgendo anche per vie diplomatiche con la Russia che ormai conduce le trattative senza che Stati Uniti ed Europa, per ragioni diverse, possano assumere un ruolo guida.

Bocciata all'Onu una risoluzione per un cessate il fuoco temporaneo, non gradita proprio alla Russia, Putin spinge per una resa dei ribelli, a cui seguirebbe una loro uscita da Aleppo Est e, infine, una tregua.

I ribelli ormai occupano solo un 30% di Aleppo Est e la loro sorte è segnata. Per questo russi e siriani non vogliono, in questo momento, dar loro alcuna possibilità di riorganizzarsi.

La Turchia - seppur al momento ancora senza successo - sta mediando tra le parti. Nel caso la trattativa andasse in porto, ai ribelli sarebbe concesso di dirigersi a sud, verso Idlib, che potrebbe diventare una sorta di enclave destinata ad ospitare le forze ribelli. Questa soluzione, sponsorizzata dai russi, sarebbe gradita anche ad Assad.