3 novembre a Trieste, al corteo di Casapound risponde la contro-manifestazione organizzata da Anpi e Cgil
Simone Di Stefano, segretario nazionale di CasaPound, qualche giorno fa commentava in questi termini la "celebrazione" del 28 ottobre da parte dei nostalgici fascisti a Predappio:
«Maledetti pagliacci mascherati che ogni anno andate a Predappio a disonorare i morti con le vostre sguaiate marcette e fate a gara con chi si mette la maglietta più imbecille perché siete le scimmie ammaestrate degli antifascisti, uscisse Mussolini dalla tomba vi prenderebbe a schiaffi, uno per ogni ragazzo o ragazza caduto combattendo per quell'idea così grande che nel vostro microcervello non riesce e non riuscirà mai ad entrare.»
L'idea così grande cui fa riferimento Di Stefano è, evidentemente, quella fascista.
Fatta la premessa, veniamo alla notizia. CasaPound ha pensato di celebrare "la vittoria italiana nella prima guerra mondiale" con una manifestazione nazionale che avrà luogo a Trieste sabato 3 novembre, con lo scopo, testuali parole, di "celebrare l'unità della nazione per ritrovare lo spirito della vittoria".
Circa trenta i pulman previsti da tutta Italia. Pertanto, 1500 dovrebbero essere i partecipanti.
Il senso della manifestazione? Così lo spiega Simone Di Stefano:
«Di fronte a celebrazioni ufficiali organizzate un po' in sordina, CasaPound compie un gesto a suo modo 'rivoluzionario' e porta a Trieste migliaia di giovani che, come i loro bisnonni un secolo fa, zaino in spalla giungeranno in terra giuliana per manifestare con il Tricolore in mano e ricordare l'unica grande vittoria italiana.L'identità italiana è nata sulle trincee del Carso. E' lì che migliaia di ragazzi appena 18enni, che neanche parlavano più la stessa lingua, si sono riscoperti fratelli. Sono quelle trincee che hanno cancellato campanilismi e divisioni durate secoli per far risorgere lo spirito di Roma.Il corteo di sabato è un incantesimo per compiere la stessa magia. Per le strade di Trieste non sfileranno militanti di CasaPound, ma italiani. E il nostro auspicio è che chi sente ancora l'orgoglio di questa parola sia lì con noi, per mostrare al mondo che l'Italia esiste, è una ed è sovrana, e per il suo popolo la nazione viene prima di tutto, differenze ideologiche comprese.»
Celebrare la "vittoria" italiana nella Grande Guerra e non la sua fine, è necessario alla propaganda di CasaPound per richiamarsi alla retorica fascista che aveva utilizzato la Prima Guerra mondiale come trampolino di lancio per la propria affermazione... lo stesso quando cita lo "spirito di Roma" antica, cui il fascio littorio si richiama.
Una manifestazione, quella di CasaPound, dichiaratamente fascista ma che, prudentemente, non viene definita come tale. Ma ciò non è motivo sufficiente, per Cgil e Anpi, tale da non dover preoccupare le due organizzazioni per la deriva di estrema destra oramai presente in Italia.
Così, il 3 novembre, Cgil e Anpi organizzeranno una contro-manifestazione che si svolgerà nelle stesse ore nel capoluogo friulano, a campo San Giacomo.
Una contro-manifestazione che raccoglie anche il sentimento di indignazione che, bisogna ricordarlo, sta coinvolgendo larghi strati della società civile di Trieste, città che viene usata strumentalmente da CasaPound per la loro propaganda. Ma CasaPound è solo la punta di un iceberg che vede lo sdoganamento di idee che solo fino a poco tempo fa sembravano inaccettabili solo a leggerle nei libri di storia: politiche antisociali, campagne contro gli stranieri, isolamento delle minoranze.