Non passa giorno che organizzazioni umanitarie e non governative non denuncino i gravi disagi a cui sono sottoposte milioni di persone che vivono in Yemen, che da tre anni sono sotto i bombardamenti della coalizione guidata dall’Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti.

Una guerra di cui nessuno parla e che anche i democraticissimi Stati occidentali fanno finta di ignorare, continuando a fornire armamenti ai sauditi.

Da marzo 2015 sono stati registrati 15.000 attacchi aerei con un progressivo aumento dell'uso di armi esplosive in aree densamente popolate, tanto che ad esser vittime di questi bombardamenti sono quasi esclusivamente i civili. E finiscono per essere bombardati anche scuole ed ospedali.

E questa situazione ha portato a peggiorare le condizioni sanitarie di quell'area, rendendo impossibili le condizioni di vita che già in precedenza erano difficili.

Così, le recenti limitazioni imposte alle importazioni di carburante verso lo Yemen hanno provocato nel paese una carenza di beni fondamentali e un aumento dei prezzi, con una forte ricaduta sull’accesso all’acqua sicura e ad altri servizi vitali, soprattutto per i bambini, come l’assistenza sanitaria e i servizi igienici.

Il prezzo di carburante diesel è raddoppiato in un solo u mese, compromettendo la distribuzione di acqua, soprattutto per le famiglie più povere. Le stazioni per il pompaggio dell’acqua, che riforniscono oltre 3 milioni di persone attraverso i sistemi pubblici in 14 città, stanno per rimanere senza carburante.

I prezzi dell’acqua commercializzata – una delle principali risorse per un quinto della popolazione – sono arrivati alle stelle. In media i prezzi sono raddoppiati, ma in alcune aree sono anche aumentati di sei volte.

Tutto ciò non può certo contribuire a contenere e a diminuire l’epidemia di diarrea acquosa acuta e di colera che ha colpito lo Yemen. Del milione di casi sospetti, i bambini sotto i 5 anni sono più 250.000. Oltre 385.000 bambini soffrono di malnutrizione acuta grave e stanno combattendo per rimanere in vita. Lo scarso accesso all’acqua pulita è anche una delle cause principali della malnutrizione.

Ma tutto questo all'occidente non sembra interessare.