Aboubakar Soumahoro, la guida che la sinistra in Italia cercava da anni
... Siamo sulla stessa barca. Loro vogliono una guerra tra di noi: migranti contro italiani. Qualcuno dirà: "Ma questo governo si è insediato appena tre giorni fa!" No.
Hanno fatto una campagna elettorale che dura ormai danni, perché loro sono nati con questa declinazione di società ingiusta, barbara, discriminatoria, che guarda agli anni bui dell'apartheid come modello di società.
L'apartheid è stata sconfitta e questa politica noi la sconfiggeremo, non in quanto migranti, ma in quanto lavoratori, braccianti, disoccupati, studenti, italiani... poco importa... perché siamo le persone che subiscono le loro ingiustizie.
Le disuguaglianze sociali, siamo questo. [...]
Un ministro della Repubblica italiana ha dichiarato in questi giorni che "è finita la pacchia". Noi non siamo mai stati in quella condizione di parassita, come lo è stato il suo partito politico, perché per anni - e questo lo dice la magistratura - ci sono indagini non ai danni dei braccianti, dei sindacalisti e dell'USB... perché c'è un partito che prendeva i contribuiti e li mandava, guarda caso, in Africa.
Allora, vogliamo dire al ministro dell'Interno che la pacchia è finita per lui! Non è finita per noi.
Chi ha pronunciato queste parole? Aboubakar Soumahoro alla manifestazione organizzata lunedì in seguito alla morte di Soumaila Sacko, il migrante assassinato nel vibonese con un colpo di fucile.
Aboubakar Soumahoro si è laureato in sociologia mentre faceva il bracciante nelle campagne. Oggi fa l'operaio, parla 4 lingue ed è membro del comitato nazione dell'Usb.
Lo scorso giovedì, recatosi a Roma insieme ad una delegazione dell'Usb, Aboubakar Soumahoro ha illustrato le durissime condizioni di sfruttamento nelle quali i braccianti, per la massima parte migranti, vivono e lavorano in tutta Italia, in Calabria come in Puglia, nel Lazio, in Piemonte, al presidente della Camera Fico, che ha annunciato l’intenzione di recarsi lunedì 11 giugno in visita alla tendopoli di San Ferdinando per incontrare le autorità locali e i lavoratori.
Durante l’incontro, la delegazione USB ha anche introdotto i temi della manifestazione che si terrà a Roma sabato 16 giugno contro le discriminazioni e per i diritti, consegnando al presidente Fico una lettera per il premier Giuseppe Conte, in cui si chiede che lo Stato si faccia carico delle spese di trasporto in Mali della salma di Soumaila, ed un'altra per il ministro del Lavoro Luigi Di Maio, per discutere le condizioni di lavoro nelle campagne.
Per chi non crede che la società sia post-ideologica e che esista ancora una destra e una sinistra, Aboubakar Soumahoro, magicamente, è apparso come una specie di miracolo... solo per aver detto in maniera lucida, precisa, logica, sensata... delle banali e semplici verità.
E tanto risulta insopportabile e persino clownesca la pretesa del Partito Democratico - ostaggio di un personaggio intellettualmente poco brillante che pretende logico che la sinistra rappresenti anche gli interessi dei Confindustria - di definirsi socialista che Aboubakar Soumahoro, in pochi giorni, è diventato il simbolo per la rinascita in Italia di una sinistra che sia anche solo vagamente degna di tale attributo... specialmente dopo essere stato ospite, venerì sera, di Propagandalive su La 7.
È proprio vero, allora. I migranti sono una risorsa.