Per quanto riguarda il quadro internazionale, ad agosto per l'economia si registrano segnali di progressivo miglioramento, dopo i crolli di marzo e aprile, con un rimbalzo significativo e diffuso del commercio internazionale di merci per quanto riguarda gli scambi in volume.

Anche per quanto riguarda l'Italia, la caduta del Pil registrata nel secondo trimestre è controbilanciata da estesi segnali di ripresa, riscontrati già a maggio, per quanto riguarda la produzione industriale e, a partire da giugno, per quanto riguarda i nuovi ordinativi della manifattura e per le esportazioni, in forte ripresa sia verso i mercati Ue sia verso quelli extra-Ue, interessando tutte le principali categorie di beni.

Anche a luglio le stime preliminari sui flussi commerciali con i paesi extra-Ue indicano la prosecuzione della fase di risalita delle vendite all’estero mentre ad agosto il clima di fiducia delle imprese ha confermato i segnali positivi per quasi tutti i settori, anche se non in moodo univoco.

A luglio, si è registrata anche una ripresa dell'occupazione, anche con un aumento della ripresa delle ore lavorate pro capite.

Nonostante ciò, ad agosto, si è ampliata la tendenza al calo dei prezzi al consumo, dovuta soprattutto alla caduta delle quotazioni dei prodotti energetici.

Con il segno + e in aumento, l'indicatore relativo all'economic sentiment per l'Italia, anche se con un valore e un andamento nettamente inferiore rispetto a quello della media degli altri Paesi dell'area euro.