Istat, il commercio estero con i Paesi extra Ue a gennaio 2023
Dopo il rallentamento di dicembre, a gennaio le esportazioni verso i paesi al di fuori dell'Unione Europea tornano a crescere su base mensile (+0,7%) con una marcata flessione per le importazioni (-9,7%). La crescita è influenzata dalle operazioni occasionali ad alto impatto (cantieristica navale) registrate il mese precedente, al netto delle quali si prevede un aumento più significativo (+3,3%). Per quanto riguarda le importazioni, si registra una diminuzione per il quinto mese consecutivo, la cui flessione congiunturale deriva principalmente dalla contrazione degli acquisti di energia (-12,0%), influenzati positivamente dalla diminuzione dei prezzi e dei volumi di gas naturale allo stato gassoso importati.
Nel trimestre novembre 2022-gennaio 2023, rispetto al precedente, l'export aumenta del 5,8%, trainato in particolare dalle maggiori vendite di beni strumentali (+13,1%) e beni di consumo non durevoli (+4,9%). Nello stesso periodo, l'import segna un calo congiunturale del 14,8%, cui contribuiscono principalmente i minori acquisti di energia (-24,1%) e beni intermedi (-10,7%).
Su base annua, l'export cresce su base annua del 20,3% (+18,2% a dicembre 2022). La crescita, diffusa, è molto più accentuata per beni di consumo non durevoli (+36,1%) e beni intermedi (+28,4%). L'import registra una flessione tendenziale dell'1,0%, dovuta alla diminuzione degli acquisti di beni di consumo durevoli (-13,4%) e beni intermedi (-10,2%).
A gennaio il saldo commerciale con i paesi extra Ue27 è negativo e pari a -1.359 milioni (-5.284 milioni a gennaio 2022). Il deficit energetico (-7.488 milioni) è di poco inferiore rispetto a un anno prima (-7.556 milioni) mentre l'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici aumenta da 2.272 milioni di gennaio 2022 a 6.129 milioni di gennaio 2023.
A gennaio 2023, si rilevano aumenti su base annua delle esportazioni verso quasi tutti i principali paesi partner extra Ue27: i più marcati riguardano Cina (+137,5%), Turchia (+46,9%) e paesi OPEC (+26,2%). Si amplia la flessione dell'export verso la Russia (-37%); in calo anche le vendite verso il Giappone (-13,7%).
Gli acquisti dalla Russia (-67,3%) registrano una marcata contrazione tendenziale; diminuiscono anche gli acquisti da Turchia (-18,7%) e Cina (-10,3%). Per contro, le importazioni dagli altri principali paesi partner extra Ue27 aumentano: gli incrementi tendenziali più ampi riguardano Stati Uniti (+35,1%), paesi MERCOSUR (+30,1%) e paesi OPEC (+23,8%).