Politica

Conte sta ai talebani come Renzi sta ai sauditi?

In un evento organizzato mercoledì a Ravello da Il Vescovado, un quotidiano online della Costa d'Amalfi, era presente anche l'ex presidente del Consiglio Conte che ad una domanda sul tema Afghanistan ha risposto così:

"Quello che è certo è che adesso abbiamo solo le armi della diplomazia, del sostegno economico e finanziario e dobbiamo coltivare un serrato dialogo col nuovo regime, che appare, quantomeno a parole, da alcuni segnali che vanno tutti compresi, su un atteggiamento abbastanza distensivo".

Inoltre, Conte ha chiesto priorità per i corridoi umanitari per gli afgani in fuga a favore dei quali ha annunciato di voler destinare i fondi delle restituzioni dei parlamentari del Movimento all'accoglienza, aggiungendo anche di badare a

"non commettere lo stesso errore che è stato commesso in alcuni dossier. Russia e Cina devono sedersi al tavolo: non dobbiamo assumere atteggiamenti arroganti... l'occidente deve coinvolgere tutta la comunità per raggiungere adesso l'obiettivo di tenere i Talebani, il nuovo regime, stretto in un dialogo serrato".

Apriti cielo! Sdegnate le reazioni da destra e in particolar modo quelle delle marionette renziane  di cui di seguito si riportano un paio di esempi:

Gennaro Migliore, detto anche il trottola:

"Mi lasciano sconcertato le dichiarazioni di Giuseppe Conte. Dopo giorni di silenzio, parla della necessità di un “serrato dialogo con il nuovo regime talebano, che si è dimostrato abbastanza distensivo”.Un insulto a chi sta soffrendo, scappando dalle più che probabili persecuzioni che i Talebani metteranno e stanno già mettendo in atto: penso al massacro di manifestanti a Jalalabad o alla “libertà” delle donne sotto la sharia (Sic!).Un maldestro tentativo di compiacere quei Paesi che sono stati pronti a riconoscere subito e senza neanche troppo dispiacere il regime talebano. Ma noi siamo l'Italia! E l'ex premier pare non saperlo".
Queste, invece, le parole di Luciano Nobili, detto l'incontenibile:

"Le parole vergognose di Giuseppe Conte che chiede un inaccettabile dialogo con i talebani e di coinvolgere Cina e Russia non mi stupiscono affatto. Mi stupisce l'abbaglio del PD e della sinistra italiana che lo ha eletto a “punto di riferimento dei progressisti”. Ma come si fa?"

Eppure gli stessi che si sono stracciate le vesti per le dichiarazioni di Conte non hanno detto niente a commento delle parole di Josep Borrell, l'Alto rappresentante dell'Ue per la politica estera, che in sostanza si era espresso negli stessi termini, dicendo che i talebani "hanno vinto la guerra" in Afghanistan e che adesso l'Unione europea deve trattare con loro.

Sono gli stessi che riconoscono le pagliuzze negli occhi degli altri e si dimenticano delle travi piantate in quelle del loro "capo", Matteo Renzi, detto il Bomba, che da parlamentare della Repubblica italiana offre i suoi servigi a Mohammed bin Salman,  principe ereditario, Primo Vice Primo ministro e ministro della Difesa dell'Arabia Saudita, ritenuto il mandante dell'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, responsabile delle stragi di civili in Yemen e di quelle degli sciiti ad al Qatif nella stessa Arabia Saudita.

Queste persone sono senza vergogna, altrimenti non potrebbero "servire" il loro "capo".

Autore Egidio Marinozzi
Categoria Politica
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