Venerdì 8 gennaio, GitHub ha licenziato un suo dipendente. Lo stesso giorno e nel successivo fine settimana, altri dipendenti hanno espresso preoccupazione e perplessità per il motivo legato al licenziamento. Abbiamo dato ascolto a ciò che ci è stato fatto presente. Così, lunedì 11 gennaio, abbiamo incaricato una persona esterna all'azienda di verificare. Nella serata di venerdì 15 gennaio la verifica ha rivelato significativi errori nelle procedure e nel modo di valutazione dei risultati. Il nostro responsabile delle risorse umane si è assunto la colpa di quanto accaduto e si è dimesso da GitHub ieri mattina, sabato 16 gennaio.In seguito alla verifica, abbiamo immediatamente annullato la decisione di licenziare il dipendente e lo abbiamo comunicato alla persona che lo  rappresenta.Al dipendente desideriamo dire pubblicamente: ci scusiamo sinceramente.

Infine, ci sono diverse dichiarazioni che il nostro CEO Nat Friedman e io abbiamo condiviso con i nostri dipendenti la scorsa settimana, domenica 10 gennaio e lunedì 11 gennaio, che abbiamo condiviso anche con la stampa all'inizio di questa settimana e che desideriamo ripetere ora:La scorsa settimana è stato spaventoso vedere una folla violenta, inclusi nazisti e suprematisti bianchi, attaccare il Campidoglio degli Stati Uniti. Che queste odiose ideologie siano state in grado di raggiungere la sacra sede della nostra repubblica democratica nel 2021 è disgustoso. Le opinioni che hanno spinto questo attacco sono moralmente ripugnanti per me personalmente e, lo so, per tutti i nostri dirigenti e la nostra azienda.GitHub condanna l'attacco al Campidoglio degli Stati Uniti il ​​6 gennaio e qualsiasi credo discriminatorio. L'antisemitismo, il neonazismo e il suprematismo - insieme a tutte le altre forme di razzismo - sono vili e non hanno posto nella nostra comunità. Non tolleriamo e non tollereremo discriminazioni, molestie o ritorsioni in nessun caso.

I dipendenti sono liberi di esprimere le proprie preoccupazioni sui nazisti, l'antisemitismo, la supremazia bianca o qualsiasi altra forma di discriminazione o molestia nelle discussioni interne. Ci aspettiamo che tutti i dipendenti siano rispettosi, professionali e seguano le politiche di GitHub su discriminazione e molestie.Siamo e continueremo ad essere fermamente impegnati a fornire sia ai nostri dipendenti che alla nostra comunità un ambiente sicuro, inclusivo e accogliente.


Questo il testo pubblicato da Erica Brescia, Chief Operating Officer di GitHub, domenica 17 gennaio. 

Una piccola parentesi per chi non conoscesse GitHub, da tempo nella galassia Microsoft. È il principale sito utilizzato dagli sviluppatori di tutto il mondo per rendere disponibile il codice sorgente dei loro programmi a chiunque desideri scaricarlo. Gli utenti possono interagire con lo sviluppatore tramite un sistema di issue tracking, pull request e commenti che permette di migliorare il codice eliminando bug o aggiungendo nuove  funzionalità. Inoltre, Github crea pagine che riassumono in dettaglio il modo in cui gli sviluppatori lavorano sulle varie versioni dei loro programmi (fonte Wikipedia modificata).

Che cosa è successo il 6 gennaio? Un dipendente di GitHub, peraltro ebreo, ha postato su un canale interno all'azienda un messaggio in cui diceva:

"Stay safe homies, Nazis are about."
Il dipendente, sinceramente preoccupato per i colleghi a Washington e per i suoi familiari di religione ebraica che abitano in quell'area, stava invitando tutti a fare attenzione a seguito dell'assalto al Campidoglio.

Un suo collega, però, ha segnalato l'uso della parola "nazista" con cui sono stati descritti i rivoltosi etichettandola come "untasteful conduct" e a seguito di ciò, senza chiedere spiegazioni all'interessato, dopo due giorni GitHub lo ha licenziato a causa dei suoi "patterns of behaviour", schemi di comportamento.

La notizia è interessante perché è la dimostrazione del "cretinismo" (ricorrente) che guida molte grandi aziende che affidano la gestione delle loro procedure all'analisi automatica dei dati, "affinata" in base a delle probabilità statistiche che si aggiornano grazie ad algoritmi di auto-apprendimento. È l'intelligenza artificiale, bellezza!

Non che quella umana offra sempre prestazioni migliori, considerando che i vertici di GitHub per rendersi conto che avevano preso una topica ci hanno impiegato 11 giorni e hanno addirittura dovuto chiamare uno da fuori, perché evidentemente, pur essendo una grande azienda, non avevano nessuno al loro interno in grado di capire come erano andate veramente le cose.

Un chiaro caso di poca intelligenza, sia artificiale che naturale.