La missione giapponese Hakuto-R, che avrebbe dovuto atterrare sulla Luna, ha subito una battuta d'arresto a pochi metri dalla superficie del nostro satellite. La sonda, gestita dalla Società giapponese ispace, è precipitata sulla superficie lunare dopo aver esaurito il carburante. Hakuto-R avrebbe dovuto essere la prima sonda finanziata privatamente a compiere un atterraggio controllato sulla Luna, tuttavia la sua discesa è stata interrotta poco prima dell'atterraggio programmato nel cratere Atlas, un bacino da impatto largo 87 chilometri sul lato della Luna rivolto verso la Terra.
La perdita della comunicazione con il lander ha scatenato ansia e preoccupazione tra gli ingegneri riuniti nel centro di controllo di Tokyo di ispace. Le scene trasmesse in diretta dalla navicella hanno mostrato i volti nervosi degli operatori che tentavano di monitorare la telemetria. Dopo aver perso il contatto con la missione, l'analisi preliminare dei dati ha indicato che il propellente rimanente stimato era "alla soglia inferiore", quindi la velocità di discesa del lander è aumentata rapidamente nelle ultime decine di metri, portando ad un "atterraggio duro sulla superficie lunare".
A bordo della sonda c'era anche un piccolo rover degli Emirati Arabi Uniti chiamato Rashid, che avrebbe dovuto esaminare il sito attorno al lander con un paio di telecamere e microcamere termiche, al fine di studiare le rocce e il suolo lunar.
Questa vicenda rappresenta una battuta d'arresto importante per il programma spaziale giapponese, ma non dovrebbe influire sulla collaborazione tra SpaceX e JAXA, l'Agenzia Spaziale Giapponese. Infatti, le due organizzazioni hanno stretto una partnership per la missione Artemis della NASA, programmando l'invio di un equipaggio giapponese in orbita attorno alla Luna nell'ambito della missione Artemis II.
Pur con questa battuta d'arresto, il futuro della conquista spaziale sembra essere sempre più vicino, con l'obiettivo di estendere l'espansione umana anche oltre il nostro sistema solare.