Da cosa nasce l’idea di candidarsi? «Fin da ragazzino mi sono avvicinato a diverse associazioni sensibili alle problematiche che maggiormente affliggono i giovani, per cercare in primis di capire meglio quali siano i problemi che caratterizzano la realtà in cui viviamo e poi per dare sostegno alle tante persone in difficoltà. Così La mia voglia di cambiare in meglio alcuni aspetti della società e l’amore per il mio Paese mi hanno portato ad avvicinarmi alla politica».

Le scrivono tanti giovani?
«Il mio lavoro di influencer mi ha permesso di confrontarmi con tantissime persone, soprattutto ragazzi, che mi hanno manifestato la loro delusione nei confronti di una politica che non li considera. Ho deciso di candidarmi proprio per dare voce a tutti quei giovani che non si ritrovano nelle scelte politiche attuali. Vorrei portare avanti questa battaglia per dare voce a chi non ne ha.. e soffre».


Come è cambiata Bologna?
«Bologna in questi ultimi 5 anni si è evoluta ed il consiglio comunale si è iniziato ad interessarsi maggiormente ai giovani, complice anche il fatto che tantissimi ragazzi intraprendono fin da appena maggiorenni la carriera politica. Bologna è una città che sa offrire tutto, mancano solamente degli strumenti che vadano a tutelare i giovani nel caso in cui si trovino coinvolti in reati introdotti da poco. Bologna deve stare al passo con l’evoluzione informatica, l’uso massiccio di internet e social network porta sfortunatamente l’avvento di nuovi fenomeni, come il cyberbullismo. Bologna non può farsi trovare impreparata e deve introdurre strumenti per contrastare i pericoli legati al mondo digitale».