Il numero crescente di contagi da coronavirus, quasi certamente causato dal propagarsi della variante Omicron, è un rebus. A parte il caos creato dal numero sempre più crescente di tamponi e quarantene, la domanda che in molti si pongono e a cui ancora non è possibile dare una risposta certa è quanto possano essere pericolose le conseguenze della nuova variante a livello sanitario.

Che la Omicron sia più contagiosa è un fatto acquisito, ma che sia meno pericolosa è ancora da dimostrare. Infatti, il timore è che l'enorme numero di casi che si registrano in Europa e negli Stati Uniti possa comunque finire per sopraffare gli ospedali, anche in considerazione del fatto che anche nei Paesi dove il numero di vaccinati è molto alto, ci sono sempre milioni di persone che il vaccino non solo non lo hanno ricevuto, ma non sono neppure intenzionati a farlo. 

Quale potrà essere l'effetto causato da costoro, che sicuramente in parte si contageranno, sugli ospedali?  Finora nessuno è in grado di dirlo, perché possono essere solo i dati a parlare e i dati non potranno rispondere a questa domanda se non tra due o tre settimane, quando le prime  conseguenze dell'attuale ondata di contagi potranno essere valutate in base a ospedalizzazioni, ricoveri in terapia intensiva e decessi.

Paradossalmente, la variante Omicron potrebbe essere anche una cosa buona. Anche la "spagnola" è scomparsa all'improvviso senza che nessuno si sia spiegato il perché. La Omicron potrebbe dimostrarlo con il nuovo virus che soppianta la Delta grazie al fatto di essere molto più contagioso, ma essendo meno aggressivo può trasformare il Covid in una specie di influenza, che sarà comunque fatale per alcuni ma non per molti, creando anche la tanto agognata immunità di gregge, il traguardo libera tutti tanto agognato.

Naturalmente, quella sopra riportata è una considerazione logica che di scientifico non ha assolutamente nulla. Solo i numeri e gli esperti, dopo averli interpretati, potranno illustrarci degli scenari futuri credibili.

E a proposito di numeri, quelli relativi alle ultime 24 ore sono impressionanti. Gli Stati Uniti, ieri si sono avvicinati ai 300mila nuovi casi. Martedì, la Francia ne ha riportati quasi 180mila, il numero più alto in Europa, con il ministro della Sanità Olivier Véran che ha avvertito che "tutto suggerisce" che la Francia potrebbe registrare fino a 250.000 casi giornalieri ad inizio gennaio.

Grecia, Portogallo e Spagna, così come l'Italia, fanno registrare nuovi record. In Germania, al 29 dicembre, sono 40mila i nuovi casi, oltre 440 i decessi, circa 1.300 gli ospedalizzati e 212 coloro che sono finiti in terapia intensiva... nelle ultime 24 ore. Eppure sembrava che i numeri dei contagiati fossero del tutto crollati.

In Gran Bretagna sono stati 130mila i nuovi casi il 28 dicembre, oltre 1.100 i pazienti ospedalizzati (in aumento). Fino ad una settimana fa i britannici ospedalizzati con i Covid erano complessivamente 8240 e 842 quelli nelle terapie intensive. Unico dato positivo, il numero di decessi, solo 18 quelli di ieri nel Regno Unito, in calo del 27% nell'ultima settimana.