Il 27 settembre il Ministero della Salute ha pubblicato una circolare per l'avvio della somministrazione di dosi “booster” di vaccino anti-COVID 19 a soggetti di età ≥ 80; personale e ospiti dei presidi residenziali per anziani; esercenti le professioni sanitarie e operatori di interesse sanitario a partire dai soggetti di età ≥60 anni o con patologia concomitante tale da renderli vulnerabili a forme di COVID-19 grave o con elevato livello di esposizione all’infezione.

Pertanto, dopo i pazienti fragili, per i quali sono già iniziate le somministrazioni, ora la terza dose potrà essere inoculata anche alle categorie sopra indicate."Partiamo con la terza dose per ottantenni, ospiti delle rsa e personale sanitario. Diamo subito più protezione ai più fragili e a chi lavora nei presidi sanitari", ha detto il Ministro Roberto Speranza.

Questo il testo della circolare:

Facendo seguito alla circolare prot. n° 41416 del 14/09/2021, tenuto conto della determina AIFA  n° 1067/2021 del 10 settembre 2021, ed in linea con il parere espresso dal Comitato Tecnico  Scientifico di cui all’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 751 (CTS),  acquisito con nota prot. n° DICA 0026751-P-27/09/2021, ferma restando la priorità del  raggiungimento di un'elevata copertura vaccinale con il completamento dei cicli attualmente  autorizzati, sarà possibile procedere con la somministrazione di dosi “booster” di vaccino anti  SARS-CoV-2/COVID-19 (come richiamo dopo un ciclo vaccinale primario) a favore delle  seguenti categorie:

  • soggetti di età ≥ 80;
  • personale e ospiti dei presidi residenziali per anziani.

In un momento successivo, una dose booster potrà essere altresì offerta agli esercenti le professioni sanitarie e operatori di interesse sanitario che svolgono le loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, nelle farmacie, parafarmacie e  negli studi professionali, a partire dai soggetti di età ≥60 anni o con patologia concomitante tale  da renderli vulnerabili a forme di COVID-19 grave o con elevato livello di esposizione  all’infezione.

Indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario (Comirnaty, Spikevax, Vaxzevria, Janssen), considerate le indicazioni fornite dalla commissione tecnico scientifica di AIFA, sarà per ora possibile utilizzare come dose “booster” uno qualsiasi dei due vaccini a m-RNA 
autorizzati in Italia (Comirnaty di BioNTech/Pfizer e Spikevax di Moderna). La dose “booster” va somministrata dopo almeno sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale  primario.

In linea con quanto evidenziato dal CTS nel citato verbale, la strategia di somministrazione di una dose “booster” potrà includere anche i soggetti con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/pre-esistenti, previo parere delle agenzie regolatorie.

La strategia di offerta vaccinale a favore di ulteriori gruppi target o della popolazione generale verrà invece decisa sulla base dell’acquisizione di nuove evidenze scientifiche e dell’andamento epidemiologico.