Inopportuno ed oltretutto insensato eliminare l'ufficio della Protezione Speciale, rischiando così di gettare migliaia di persone nella illegalità. Il Governo anziché pensare al paese ed alle sue problematiche sociali, si dedica a soddisfare i capricci di questo o quel partito di maggioranza, per mero vezzo personale e/o di opportunismo politico, si perché non si tratta neppure di opportunità politica, altrimenti almeno avrebbe potuto aver un senso, una simile azione. Ciò dimostra il controsenso di chi ci amministra, da sempre autodefinitosi il "Governo del Fare", finora di concretezze in favore del popolo italiano, ne abbiamo contate ben poche, di sciocchezze e macelli vari, invece ne pullulano a iosa. Un Governo che dice di voler risolvere il problema nell'interesse della collettività (quale collettività?) e che per farlo dichiara un insensato stato di emergenza, ma nelle immediate ore successive alla sua proclamazione, lo stesso Ministro dell'Interno, si smentisce dicendo che in Italia non vi è alcuna emergenza immigratoria, mi chiedo se possa mai essere un Governo attento ai problemi della gente, se non è in grado di parlare ed agire su una linea comune in nessuno dei casi trattati, qualsiasi siano le varie tematiche trattate.
Altra barzelletta è la nomina del povero VALENTE alla gestione di uno stato di emergenza a metà, visto che Emilia-Romagna, Puglia, Toscana, Campania ed Aosta, non hanno accettato la proposta del Governo circa lo stato emergenziale e da qui un'altra riflessione, se vi è realmente un emergenza, si può non accettare la proclamazione di uno stato d'emergenza? Effettivamente no, stante a quanto recita la Legge 225/92 e l'art. 5 del D.L. 59/2012, che sanciscono che la proclamazione di uno Stato di Emergenza spetti d'Autorità al Governo Nazionale e non è soggetta ad accordo fra le Regioni, ma in questo caso è diverso perché in sostanza non si tratta di una vera e propria emergenza, ma soltanto di creare terreno fertile per aggirare qualche ostacolo burocratico - normativo e per poter rimarcare sul comune sentire che si sta facendo qualcosa per combattere l'immigrazione nella speranza di una maggior sostegno nelle fasi di eliminazioni di quella norma che consente di aver un pezzo di carta per non rendere irregolari chi per motivi specifici accertati non può fare rientro a casa, consentendo alla stessa persona, grazie a quel agognato pezzo di carta, di poter avere dei diritti, primo fra tutti un contratto di lavoro, una residenza, un medico, un conto in posta o banca etc e di pagare le tasse, essendo regolare, ma con la sua abrogazione, non essendovi più la possibilità di ottenere e rinnovare il permesso di soggiorno per coloro che lo hanno ottenuto con lo status di protezione speciale, questi sono destinati a chiederne la conversione se rientrano tra quelli convertibili oppure soggetti a ritornare nell'ombra della illegalità.
Per questo, la dichiarazione che ha lasciato sgomento è stata quella del Presidente del Consiglio, Giorgia MELONI, circa la malsana intenzione di cancellare la norma che sancisce la "Protezione Speciale" arrivando addirittura a dire che è un esercizio previsto soltanto in Italia ed inventato dalla LAMORGESE predecessore di PIANTEDOSI, ebbene è una stupidaggine, la Protezione Speciale è prevista in ben 18 nazioni europee (Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Belgio, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Svezia, Ungheria), ovviamente è singolarmente definitiva con nomi specificatamente nazionali e dunque non si tratta di invenzione Draghiana, da "Unicum Italico" e questo lo sanno bene al Governo, e ne è prova il fatto che nei lavori Parlamentari di conversione degli ex Decreti Sicurezza voluti dall'allora Ministro degli Interni SALVINI, esiste un dossier di approfondimento sul tema migratorio della Commissione in Senato - D.L. 113/2018 - A.S. n. 840, ove da pagina 47 viene esplicitato dettagliatamente tutto ciò.
Auspico pertanto che il Governo si ravveda e tiri fuori la testa da sotto la sabbia, visto che non è stato eletto per accontentare questo o quel partito, ma per provvedere agli interessi del paese, credo che sia giunto il momento di iniziare a farlo altrimenti a nulla ha senso aver un Governo politico in carica. Tanto uno vale l'altro.
Salvo ABSA