I social media, sosteneva Umberto Eco, hanno dato voce a legioni di imbecilli. Giusto?
Sbagliato invece e per difetto, perché il web li ha resi ancora più numerosi ed imbecilli. Un fenomeno ormai in crescita incontrollabile, se vogliamo giudicare dai commenti che si sono potuti leggere su Facebook, in questa lunga estate calda e italiana, circa la pericolosità dei vaccini, gli stupri in Riviera romagnola, gli stupri in divisa, le zanzare killer arrivate in valigia.

Commenti sempre più folli, sconnessi da un minimo di valutazione dei fatti, provenienti dalle visceri di un paese che non è più sull'orlo di una crisi di nervi, ma piuttosto ormai in preda ad una crisi di nervi incurabile...