Dobbiamo essere sinceri, o perlomeno devo esserlo, quando ormai due anni fa Giuseppe Conte venne nominato Presidente del Consiglio il maggior sentimento che prevalse fu quello dello scetticismo; uno stimato professore e avvocato, ma fondamentalmente un “signor nessuno” in ambito politico, venne chiamato a guidare la nostra nazione.

Un uomo che non aveva mai amministrato nulla, senza la minima esperienza e che improvvisamente si è trovato catapultato in un mondo che fondamentalmente non gli era mai appartenuto, probabilmente chiamato più per fare da “testimonial” che per prendere vere decisioni, legittimate da altri esponenti ben più esperti in ambito politico. Nonostante ciò il Professor Conte con il passare del tempo è riuscito a togliersi quella figura di uomo-ombra ed è riuscito a imporsi nel ruolo a lui designato, diventando a tutti gli effetti il Presidente Conte.

Ebbene, spesso si dice che il vero valore delle persone si nota nei momenti più difficili della vita ed è in momenti come quelli che stiamo vivendo che ogni scelta sarà ricordata e passerà alla storia; Giuseppe Conte si è trovato a dover fronteggiare la più grande emergenza dal dopoguerra e ,come se non fosse sufficiente, lo Stato che governa è stato il primo paese occidentale colpito dal virus.

È innegabile, sono stati commessi errori, ed era inevitabile non commetterne per lo spessore e la difficoltà di questa situazione; ha dovuto navigare a vista, come un marinaio in balia del vento, senza avere evidenze scientifiche in suo aiuto e con numeri di decessi e contagi che crescevano in modo ripido; ma nonostante ciò è riuscito a rimanere lucido e senza farsi prendere dal panico. Ma c’è un aspetto di primaria importanza da evidenziare, Conte è riuscito ad arrivare nel cuore dei suoi cittadini, ha saputo parlare ed essere credibile agli occhi del Paese e ci è riuscito nel modo che lo ha sempre contraddistinto in questi due anni, senza fare giri di parole e senza creare illusioni, facendo vedere la realtà come si presentava e prendendo decisioni mai prese in precedenza.

In tutto ciò c’è anche un discorso politico da affrontare; in un momento come questo, tutte le diverse vedute politiche dovrebbero essere messe da parte per il bene del Paese, e fa riflettere il fatto che  sono i leader dell’opposizione a chiedere unità nazionale ma ,allo stesso tempo, sono gli stessi che non perdono occasione di insultare , fino a chiamare criminale, il Presidente del Consiglio, reo soltanto di prendere decisioni per salvaguardare la sicurezza nazionale.

E sono sempre le stesse opposizioni a rilanciare proposte populiste (come dare 1000€ a tutti i cittadini) , sparando numeri a caso e senza fare i conti con le casse dello Stato,ora più che mai messe allo stremo, come se fossimo in piena campagna elettorale.  

Ma c’è anche un altro punto su cui riflettere; negli ultimi anni l’Italia non è mai riuscita a farsi sentire in Europa, con la Germania e la Francia spesso, se non sempre, a fare da padroni, ebbene proprio in questi giorni sembra registrarsi un cambio di rotta importante. La sua fermezza verso i nazionalismi e gli egoismi di alcuni paesi europei ha permesso un negoziato europeo dove finalmente l’Italia può dire la sua al fine di ottenere quegli aiuti tanto richiesti.

Il sempre maggior consenso che sta avendo il Presidente Conte non è dovuto alla fortuna, ma grazie al suo stile sobrio, senza mai eccessi, grazie alla sua empatia con la popolazione e alla stima che quest’ultima ripone in quello che possiamo definire “il Presidente del popolo”.